Cronaca nera

Il secondo cellulare, i cuccioli: cosa non torna nel caso dell'ex modella morta

Ci sono diversi aspetti che non tornano nella morte di Polina Kochelenko, la ex modella 35enne morta annegata la sera del 18 aprile 2021, a cominciare dai due cani di razza pastore tedesco che non sono più stati ritrovati

Il secondo cellulare, i cuccioli: cosa non torna nel caso dell'ex modella morta
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Ci sono molti aspetti che non tornano nella morte di Polina Kochelenko, la ex modella 35enne di origini russe morta annegata la sera del 18 aprile 2021, a cominciare dai due cuccioli di razza pastore tedesco che non sono più stati ritrovati, né vivi né morti. Poi c'è la perizia informatica eseguita su un secondo cellulare che la madre ha trovato nella casa della figlia, e infine l'uomo misterioso che frequentava la donna da qualche tempo e che dopo la sua morte è scomparso nel nulla. Proprio quest'ultimo potrebbe essere colui che ha rimosso alcuni post dalla pagina social di Polina dopo che era deceduta.

L'archiviazione del caso e la sua riapertura

La ex modella, criminologa e istruttrice cinofila, era stata trovata priva di vita nella roggia Malaspina, a poche centinaia di metri dall'abitazione in cui si era trasferita a vivere nel dicembre del 2020 con i suoi adorati cani. L'esame autoptico eseguito sul cadavere aveva confermato la morte per annegamento e la Procura aveva chiesto l'archiviazione del caso, considerandolo un tragico evento. Il fascicolo dell'indagine era stato inizialmente aperto per omicidio colposo. A dare l'allarme era stata la madre della 35enne, Alla Vladimirovna Kochelenko, che, non sentendo al telefono la figlia, aveva chiamato le forze dell'ordine. La donna, che vive nel Torinese, non ha mai creduto al tragico incidente e si è sempre opposta all'archiviazione del caso. Si era anche rivolta a Claudio Ghini, investigatore privato di Stradella, e all'avvocato Tiziana Barrella.

Il legale aveva poi presentato opposizione alla richiesta d'archiviazione, convincendo sia il giudice per le indagini preliminari che la Procura a riaprire il fascicolo. Lo scorso mese è stato cambiato il capo di imputazione del fascicolo in omicidio volontario. Ghini ha spiegato che "ora sono quasi in scadenza i termini semestrali delle indagini preliminari e attendiamo di incontrare a breve il pm per essere informati delle intenzioni della Procura, auspicando un'ulteriore richiesta per prorogare i termini delle indagini preliminari".

Il secondo cellulare trovato in casa

La madre di Polina ha consegnato agli investigatori un secondo telefono trovato nell'abitazione della figlia, sul quale è stata disposta una perizia informatica. Potrebbe contenere elementi utili alle indagini, dato che è inutilizzato da un paio di mesi. La speranza è che porti a dare un nome all'uomo misterioso che frequentava la casa della 35enne nell'ultimo periodo, come confermato da alcuni vicini. L'uomo, che alcuni testimoni avevano visto alla guida di una monovolume di colore grigio o azzurro, dopo la morte della giovane ex modella era scomparso. Qualcuno, che evidentemente aveva credenziali e password per poterlo fare, ha comunque rimosso alcuni post dalla pagina social della vittima. E poi c'è la scomparsa nel nulla dei due cuccioli di pastore tedesco, del valore di circa 15mila euro ciascuno, che erano con Polina il giorno della sua morte.

I cani scomparsi nel nulla

Quel pomeriggio l'istruttrice cinofila aveva in tutto sei cani, due erano suoi e quattro, cuccioli di pastore tedesco, erano invece di proprietà di un centro cinofilo con cui collaborava. Di questi cani, tre erano stati trovati vicino al luogo della tragedia, uno aveva fatto ritorno a casa, e due non sono stati più ritrovati. Il movente di un eventuale omicidio potrebbe quindi essere di tipo economico. Ma perché allora gli altri due cuccioli non sono stati rubati? Difficile anche pensare che la 35enne, esperta nuotatrice, possa essere morta in pochi centimetri d'acqua, in un canale d'irrigazione artificiale.

Le indagini proseguono per cercare di dare delle risposte alle domande che ancora non ne hanno.

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