I rom aggrediscono i vigili. Il Comune si arrende e sospende i controlli al campo nomadi

Emergenza sicurezza a Roma. Gli agenti devono fare i conti con attacchi e minacce e l'assessore di Gualtieri ordina lo stop ai censimenti

I rom aggrediscono i vigili. Il Comune si arrende e sospende i controlli al campo nomadi

L’emergenza rifiuti non è l’unico problema di Roma. La Capitale deve infatti fare i conti con un altro tipo di emergenza, quella legata alla sicurezza, che nell’ultimo periodo ha visto grandi protagonisti i rom. Prima gli atti vandalici – basti pensare ai bus presi a sassate a inizio gennaio – ora le aggressioni alle forze dell’ordine. L’ultimo episodio in ordine di tempo è quello registrato domenica, al campo nomadi di via Salviati: lì un gruppo di agenti della polizia locale è stato assalito da cinque persone. La risposta del Comune? Tutt’altro che perentoria: l’assessore di Gualtieri ha ordinato lo stop ai censimenti negli insediamenti.

La violenza rom

Via Salviati, Tor Sapienza, estrema periferia Est della città. Il campo nomadi ospita 400 persone ma è al centro dell’attenzione mediatica per il degrado: come evidenziato da Il Messaggero, da tempo i residenti invocano l’intervento del Campidoglio per fermare roghi tossici e traffici di ricettazione. Ovviamente nessuna risposta ricevuta.

Nel tardo pomeriggio di domenica, una delle due pattuglie di vigili che sorveglia il campo rom nota qualche strano movimento. Sensazioni giuste: due ragazzi – un italiano e uno straniero – a bordo di uno scooter provano a entrare da uno degli ingressi di fortuna aperti illegalmente sulla rete così da eludere la sorveglianza degli agenti. Subito dopo si intromettono altre tre persone a bordo di un’auto, con tanto di insulti alle autorità. Momenti di grande tensione, considerando che i vigili non riescono a risalire all’identità dei possessori dei mezzi: da quando è saltata la convenzione tra Comune e i pubblico registro automobilistico, è obbligatorio chiamare in Questura. Data la delicatezza della situazione, il comando decide di inviare altre due pattuglie sul posto: totale di cinque persone fermate, una donna e quattro uomini con precedenti penali.

“Questo è l'ennesimo episodio che dimostra la delicatezza del lavoro che quotidianamente svolgiamo su strada e che non merita di essere gestito con approssimazione”, la denuncia del sindacato Sulp. Il segretario aggiunto Marco Milani ha invocato accesso alle banche dati, strumenti di autotutela e pattuglie di rinforzo pronte a intervenire, rivolgendo un elogio agli agenti entrati in azione domenica: “Va rivolto un plauso ai colleghi che nonostante le difficoltà hanno svolto egregiamente il loro lavoro, ma gli uomini della polizia locale vanno tutelati e messi in condizione di continuare a fare i controlli nei campi rom”.

La “perentoria” risposta del Comune

Aggressioni e degrado, malvivenza visibile a occhio nudo, con tanto di attacchi alle autorità. La risposta del Comune? La resa.

Sì, perché l’assessore al Welfare Barbara Funari ha chiesto ai vigili di sospendere i censimenti negli insediamenti per controllare se chi è presente è autorizzato o meno. La richiesta è stata inoltrata tramite lettera al comandante Ugo Angeloni e al suo vice Stefano Napoli. Detto fatto: da lunedì è arrivato lo stop alle verifiche.

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