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A Rimini il murale dell'uomo che allatta un bebè. "Ideologia perversa"

Davanti a una chiesa di Rimini è stato completato il murale di un uomo che allatta con la scritta: "Equity". In città è polemica: "È stato autorizzato?"

Foto da Sei di Rimini se...
Foto da Sei di Rimini se...

Ennesima provocazione gender a Rimini, davanti a una chiesa. Qui è stato realizzato un murale che ritrae un uomo, con tanto di lunga barba incolta, intento nell'atto di allattare un bambino. A caratteri cubitali si legge: "Equacity". Proprio ieri a Bologna si è svolta una manifestazione in favore delle coppie arcobaleno e della registrazione dei figli delle coppie omogenitoriali. E difficilmente si può pensare a una coincidenza con la comparsa del graffito. È in questo contesto di protesta che va letta l'ennesima provocazione. Rimini è divisa sul tema tra chi concorda con lo stop e chi, invece, crede che non sia stato corretto. Il murale sta generando forti reazioni nella stessa direzione in città.

"Mia figlia di 5 anni mi ha chiesto come è possibile che un uomo allatti un bebè. Che cosa le rispondo? Un conto è l’inclusione, che dev’essere sacrosanta. Un altro è il dover imporre a tutta la città la cultura Lgbt, per di più in un luogo ad alta affluenza turistica e di alto passaggio, visto che il murale è visibile dalla linea ferroviaria", spiega un cittadino sentito dal Quotidiano Nazionale. Inevitabili le proteste della politica davanti all'opera muraria. "È frutto della peggior ideologia perversa transfemminista. Mi chiedo: il Comune ha l’autorizzazione per questa provocazione? O ci troviamo davanti a un’amministrazione compiacente, visto che non ha mai fatto pulire queste e altre imbrattature, come quella con la bandiera transgender comparsa l’anno scorso prima del Rimini gay pride?", si chiede Matteo Montevecchi, consigliere regionale leghista.

Anche in questa occasione, come spesso accade quando si muove la comunità Lgbtq, si è creato un cortocircuito da parte di chi chiede e pretende il rispetto della propria posizione, delle idee e delle sensibilità ma senza avere la stessa accortezza.

Quel murale davanti a una chiesa è l'ennesima conferma della presenza di frange provocatorie che desiderano imporre forzatamente la propria ideologia a discapito di quella altrui, per la quale non hanno alcun tipo di rispetto.

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