"Vi spiego perché Sala doveva dimettersi"

Il presidente del Senato Ignazio La Russa: "Adesso Milano sarà paralizzata e mal governata: un danno grave"

"Vi spiego perché Sala doveva dimettersi"

Ignazio La Russa, presidente del Senato, tra i fondatori di Fratelli d'Italia, conosce Milano come le sue tasche. Fa politica nella capitale lombarda da più di mezzo secolo. E ha molte cose da dire sulla giunta.

Presidente, ha fatto bene Sala a non dimettersi?

"Dal suo punto di vista forse ha fatto bene. Dal punto di vista di Milano sicuramente ha fatto male. E non per l'azione giudiziaria che è successiva alle mie valutazioni e quindi è estranea alle mie posizioni. Non ha fatto bene per una ragione molto semplice: Milano rimane bloccata e mal governata. Immobile. E questo è un danno grave per la città".

È una opinione sua o del centrodestra?

"Il centrodestra diceva da tempo di non apprezzare l'azione della Giunta Sala".

Su che temi?

"Sulla sicurezza, sulla casa, sulle periferie, sul diritto dei cittadini a vivere meglio. Ora, con questa vicenda urbanistica che si è presentata, le cose peggioreranno. Non ci vuole un indovino per capire che Milano sarà ancor più paralizzata di prima".

L'assessore Tancredi ha fatto bene a dimettersi.

"Si è dimesso? No. È stato dimissionato come minore dei mali".

Lui si è definito capro espiatorio

"Non so. So che se ci sono responsabilità in un caso come questo non possono essere di un solo esponente della giunta. O non ci sono responsabilità per nessuno, oppure difficile che ci fosse un uomo solo al comando (come si diceva anche di Coppi)".

Presidente, ieri il senatore Albertini, in un'intervista al Giornale, ha criticato aspramente le posizioni di una parte di Fratelli d'Italia che chiede con toni molto polemici le dimissioni del sindaco Sala. Lei come risponde?

"Se nel dirlo è in buona fede, vuol dire che Albertini è distratto. Noi avevamo chiesto che questa giunta si dimettesse molto prima dell'inchiesta giudiziaria. Non è che poi se arriva un'inchiesta giudiziaria allora il nostro giudizio sulla giunta migliora. Se c'è un giudizio negativo resta negativo, inchiesta o non inchiesta. Noi a partire da Giorgia Meloni e con me nella identica posizione, abbiamo detto che la giustizia deve fare il suo corso ma le responsabilità politiche dell'intera giunta sono pregresse ed evidenti e prescindono dall'azione giudiziaria. La Meloni ha anche aggiunto: Sala valuti lui se è ancora in grado di governare Milano".

Fratelli D'Italia fa i suoi interessi?

"Se uno pensasse al bene elettorale di Fratelli d'Italia dovrebbe augurarsi che questa giunta continui a seminare scontento. Ma Fratelli d'Italia sta dalla parte della città, non dei suoi interessi di partito".

Ha visto una somiglianza tra il caso Sala e il caso Toti?

"La differenza sta nell'atteggiamento della sinistra che è stata forcaiola per Toti".

Un giudice siciliano ha deciso di mandare a processo due militari della Guardia di Finanza e quattro della Guardia Costiera con accuse gravissime, che prevedono molti anni galera: disastro colposo e omicidio plurimo.

"Quando c'è un provvedimento giudiziario, da avvocato, ho sempre bisogno di conoscere gli atti".

Da politico?

"Mi sento istintivamente vicino e solidale con gli uomini in divisa".

Pochi giorni fa altri magistrati hanno deciso di ignorare la sentenza di assoluzione di Salvini per il caso Open Arms (una nave piena di clandestini, a cui per diversi giorni è stato impedito lo sbarco) e hanno fatto ricorso in Cassazione.

"Premesso che sono felice dell'assoluzione di Salvini e che sono certo vincerà anche in Cassazione, vado tuttavia controcorrente e dico che la magistratura ha diritto di fare ciò che le leggi le consentono. È normale che nel nostro ordinamento giuridico un pm possa ricorrere contro una sentenza di assoluzione. In questo caso i pm hanno scelto di ricorrere in Cassazione anziché in appello forse perché hanno capito che il giudizio di primo grado, nel merito, non poteva essere facilmente contestato. Hanno fatto un ricorso in punta di diritto non in punta di fatto. Potevano farne a meno. Ne sono convinto. E credo che avrebbero fatto meglio a farne a meno. Ma non grido allo scandalo".

Approvata la separazione delle Carriere. Basterà?

"Vedo in questa riforma un atto simbolico molto importante non tanto nella separazione delle carriere quanto nel tentativo, con il sorteggio, di modificare il sistema correntizio presente nella magistratura".

Tra pochi mesi si vota nelle Marche, in Veneto, in Toscana e in due regioni rosse del sud: Puglia e Campania. Tre di queste regioni sono governate dal centrosinistra, due dal centrodestra. Come andranno a finire le elezioni?

"Finché non ci sono i nomi dei candidati è difficile fare previsioni".

Sarebbe stato meglio se si fosse votato anche in Lombardia?

"Sarebbe stato più facile il compito di chi deve proporre i candidati".

Ci saranno sorprese nei risultati?

"Io mi auguro di sì e che da una posizione di inferiorità numerica il centrodestra spunti una superiorità".

Si dice che il centrodestra stia litigando sulle candidature.

"Litigando? No, stiamo discutendo, valutando ma nessun litigio".

Sul Veneto?

"Sul Veneto Fdi non si era opposta

neanche al terzo mandato. Sono sicuro che la Meloni stia ragionando non in un'ottica di capo di partito ma di capo di governo. Vuole che il centrodestra vinca più regioni possibili, indipendentemente dai colori dei presidenti".

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