Modena, nordafricano la scaraventa a terra. Ma con una mossa di karate lo atterra

Il nordafricano, in evidenti condizioni di alterazione psico-fisica, ha preso di mira tre donne: non si è trattato di tentativi di rapina, ma di aggressioni a sfondo sessuale

Modena, nordafricano la scaraventa a terra. Ma con una mossa di karate lo atterra
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Sono stati attimi di puro terrore, quelli vissuti da tre donne in pieno giorno a Modena durante la giornata di ieri, sabato 13 marzo, a causa dell'aggressione da parte di uno straniero in chiare condizioni di alterazione psico-fisica. Il nordafricano si è scagliato contro le tre vittime a pochi minuti di distanza l'una dall'altra, venendo fermato anche grazie all'intervento di alcuni passanti. Secondo gli inquirenti, che avrebbero identificato e tratto in arresto il responsabile già ieri, non si è trattato di tentativi di rapina non andati a buon fine bensì, in tutti e tre i casi, di aggressioni a sfondo sessuale.

Stando al racconto fornito agli agenti dalle vittime, la prima donna a finire nelle grinfie del magrebino sarebbe riuscita a salvarsi da sola grazie a una mossa di karate: afferrata alle spalle dallo straniero, la ragazza si è divincolata con prontezza, allontanandosi di corsa dal suo aggressore.

Per nulla scoraggiato dal fallito agguato, pochi istanti dopo lo straniero ha scelto immediatamente il suo secondo obiettivo: la donna è stata gettata a terra e immobilizzata. Notando la scena, alcuni passanti sono prontamente intervenuti in suo soccorso, consentendole di rialzarsi e fuggire, ma purtroppo non era finita lì. Il maniaco, infatti, ha puntato la terza vittima, che si è resa subito conto di ciò che stava per accaderle, come da lei stessa raccontato a Il Resto del Carlino.

"Io venivo dal centro, e nell’incrocio tra Vittorio Emanuele e via Cavour ho visto una ragazza dai capelli lunghi a terra, con addosso questo ragazzo di origini nordafricane", spiega la signora Claudia Ferrari. La donna capisce subito che qualcosa non va. "Ho sentito la ragazza che gridava 'non lo conosco, non lo conosco'. Dei passanti si sono avvicinati e l’hanno liberata e lui si è sdraiato a croce in mezzo all’incrocio, come se fosse morto". La donna non fa in tempo a girarsi che vede il magrebino alzarsi e guardare verso di lei. "Ho capito che sarebbe venuto verso di me", ricorda la signora Claudia, la quale inizia a scappare di corsa. "Ho iniziato a correre più forte che potevo, gridando aiuto, perché sapevo che mi avrebbe raggiunto".

E così, purtroppo è stato. Lo straniero fa lo sgambetto alla donna per gettarla a terra, e riesce nel suo intento."Sono volata a terra e lui mi ha bloccato da dietro e si è avvinghiato, bloccandomi le braccia con le braccia e le gambe con le sua gambe, come un koala". Per fortuna le sue grida disperate attirano l'attenzione dei passanti, che intervengono in suo aiuto e la liberano dall'aggressore."Mi sono alzata, e loro cercavano di tenerlo fermo, ma lui continuava a venire verso di me", aggiunge la vittima. "Ho chiamato mio marito per chiedergli di scendere per aiutarmi, poi sono riuscita a entrare nel palazzo e a trovare rifugio".

Dopo la segnalazione di un testimone, sul posto giungono i carabinieri, che raccolgono la testimonianza della signora Claudia. Lo straniero si allontana verso palazzo Ducale, ma viene intercettato da un'ambulanza, la stessa che soccorre la donna. "Mi hanno detto che era in palese stato di alterazione da stupefacenti, però loro non potevano fermarlo".

L'aggressione è avvenuta in pieno giorno, alle ore 14.00, come spiega il marito della donna ai giornalisti, raccontanto del forte choc subito dalla coniuge. "C’era tanta gente, fortunatamente le persone l’hanno aiutata", dichiara l'uomo.

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