
Ha investito una donna che attraversava la strada sulle strisce pedonali ed è fuggito dal posto, facendovi ritorno poco dopo per fingersi un testimone: la sua messinscena, tuttavia, è stata smascherata dagli avventori di un bar, che l'hanno riconosciuto. L'incredibile vicenda si è verificata nel pomeriggio di ieri, venerdì 12 settembre, a Borgotaro, comune della provincia di Parma.
Sono all'incirca le ore 17.30, quando la vittima viene investita da un'auto mentre attraversa la carreggiata sulle strisce pedonali: il conducente non si ferma a soccorrerla, ma la lascia a terra e si allontana a tutta velocità. Alcuni testimoni accorrono ad aiutare la signora, provvedendo a contattare il 118 e le forze dell'ordine per segnalare l'episodio. Il personale medico giunto sul luogo dell'incidente presta soccorso alla donna, per fortuna cosciente anche se molto dolorante.
Nel frattempo una folla si raduna attorno alle vetture dei carabinieri e all'ambulanza per comprendere cosa è accaduto, ed è a questo punto che qualcuno si fa avanti e rivela ai militari di aver assistito alla scena e di poter fornire preziose informazioni sul responsabile. Il problema è che si trattava proprio del conducente che aveva appena investito la vittima: convinto di poterla fare franca, l'uomo aveva posteggiato la propria auto lontano dal luogo dell'incidente per vestire i panni del testimone.
La messinscena dura poco, dal momento che alcuni avventori di un bar nelle vicinanze lo riconoscono e rivelano tutto ai carabinieri: era proprio lui l'automobilista ad aver investito la vittima. Basta una piccola verifica alla vettura del sedicente testimone per comprendere, grazie a un'ammaccatura sul cofano perfettamente compatibile con l'urto, che il responsabile è proprio lui. Inutile anche il tentativo di acquistare il ticket di un parcheggio come prova della sua innocenza, dal momento che l'orario stampato sulla ricevuta era successivo a quello del sinistro.
Trasportato in caserma, l'uomo si rifiuta di sottoporsi all'alcol
test: per lui scatta la denuncia per omissione di soccorso e lesioni colpose, e gli viene ritirata la patente di guida. La donna, dimessa dall'ospedale con 30 giorni di prognosi, ha sporto querela nei suoi confronti.