
Le minacce, poi le botte. Un imprenditore iraniano 52enne è finito agli arresti domiciliari - che sconterà nel suo lussuoso appartamento in centro a Milano - per lesioni e maltrattamenti alla compagna italiana.
Secondo la ricostruzione dei fatti, i primi episodi di violenza risalgono a due anni fa quando una lite davanti ad un ristorante si è conclusa con lui che ha tentato di strozzare lei. Nel luglio scorso, durante un soggiorno a Dubai, il 52enne - evidentemente preso da un raptus di rabbia - ha preso di forza il cellulare della donna, spaccandolo e mordendole "il dito della mano sinistra" come racconta la donna nella denuncia alle forze dell'ordine. Poi la violenza fisica: la prende a pugni, rompendole la mandibola in più punti. Alla fine le minacce: "Ti taglio la testa e la mando a tua madre".
La donna - avvocato penalista - aveva sempre denunciato le violenze, per poi ritrattare, ridimensionando la gravità della situazione. Questa volta no. "Passata l’emotività - racconta - cerco sempre di analizzare la situazione in maniera razionale e ho capito che al netto di un comportamento socialmente riprovevole da parte del mio compagno, la scelta di non lasciarlo è stata solo mia. Lui è una persona molto sola che ho cercato di aiutare con amore ma a volte bisogna accettare che l’amore non è abbastanza". Una storia di violenza ambientata nella "Milano bene", all'interno del quadrilatero della moda, che ha per protagonisti due professionisti affermati. Businessman lui, avvocato lei.
La causa di questi comportamenti, secondo la vittima, sarebbe stato il grave abuso di "alcool e cocaina", ma ad aver fatto scattare l'arresto - ordinato dal gip Roberto Crepali - è stato il timore che il compagno "possa arrivare a compiere un gesto estremo nei miei confronti" oltre che la "paura concreta che lui possa fare del male a me e ai miei figli".
Una escalation di violenza, confermata dai vicini di casa, dalle amiche della vittima e da medici e infermieri della clinica Mangiagalli alla pm Alessia Menegazzo e della procuratrice aggiunta Maria Letizia Mannella.