Mensa scolastica da incubo: sassi, graffette, capelli. L'ira dei genitori

Genitori sul piede di guerra: ai bambini sarebbero servite porzioni insufficienti, spesso fredde. Non sono mancati casi in cui nei piatti sono stati rinvenuti corpi estranei, come sassolini, capelli, corpuscoli di legno e altro

Mensa scolastica da incubo: sassi, graffette, capelli. L'ira dei genitori

Continuano i controlli nelle mense scolastiche italiane, e dopo la vicenda del bullone nel panino che ha scosso Milano, arrivano notizie circa sassi, capelli e pezzi di alluminio rinvenuti nei piatti dei bambini di un istituto del Prenestino (Roma).

La furia dei genitori

Il caso, secondo quanto riportato da Il Messaggero, è scoppiato alla scuola dell'infanzia Giovanni XXIII al Prenestino, settimo quartiere di Roma.

Diversi genitori sarebbero sul piede di guerra dopo una serie di criticità riscontrate nel servizio mensa dei loro figli. Stando alla denuncia delle famiglie, i bambini avrebbero trovato corpi estranei nei piatti con le pietanze. Si parla di corpuscoli di legno, fili di alluminio chiaramente derivanti dalle pagliette utilizzate per lavare le stoviglie, capelli e molto altro, fino ad arrivare anche a sassi.

Oltre al danno, pure la beffa perché, sempre secondo quanto dichiarato, oltre a trovare oggetti potenzialmente dannosi, i bambini riceverebbero anche porzioni di cibo molto scarse, inferiori a quanto spetterebbe loro. Poi ci sarebbe la frutta, spesso servita non sbucciata e intera, o troppo acerba.

Da qui l'intervento dei genitori, che hanno deciso in primo luogo di effettuare personalmente dei sopralluoghi all'interno dei locali della mensa. Nel corso del blitz a sorpresa, i papà e le mamme hanno verificato la presenza di cibi freddi, con porzioni esigue. Nessun rispetto, inoltre, per la dieta prevista per i bambini celiaci. I papà e le mamme, rivolgendosi alla dirigente scolastica, hanno parlato di "discrepanze tra quanto indicato nel menù e il cibo effettivamente servito, ad esempio sostituzione del pesce con il formaggio già servito nella stessa settimana, o sostituzione della carne d'agnello con l’uovo".

Tanti gli episodi denunciati. Secondo i genitori i precedenti sono molteplici, c'è chi addirittura riferisce di una graffetta rinvenuta in un piatto, o di un sassolino trovato nella minestra.

L'ispezione dei dirigenti municipali

Il malcontento crescente e le continue proteste hanno infine portato ai controlli eseguiti dalle autorità competenti. Secondo quanto riferisce Il Messaggero, nelle scorse settimane gli ispettori del municipio V hanno effettuato numerosi controlli all'interno dei locali mensa della scuola dell'infanzia Giovanni XXIII, riscontrando effettive criticità.

Nello specifico, gli uomini inviati dal municipio hanno riportato evidenti carenze inerenti alla quantità di cibo servito ai piccoli.

Giusto per riportare alcuni esempi, sono stati documentati 6 chili di spigola invece dei 7 previsti, e 28 chili di agnello al posto dei 33 previsti. I genitori, dunque, avrebbero ragione ad arrabbiarsi, parlando di scarsità dei pasti.

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