
Un'altra lite familiare conclusa in tragedia. A Napoli, nel quartiere Pendino (rione Forcella), questa notte - tra le 2.30 e le 2.45 del mattino - un uomo è stato ucciso dalla moglie. "Mi ha aggredita", ha raccontato Lucia Salemme prima di entrare in ospedale. La donna afferma di aver reagito all'aggressione del marito 59enne Ciro Rapuano che, secondo quando riportato alla Polizia intervenuta su richiesta della stessa Salemme, l'uomo avrebbe ferito la donna con un coltello, poi la reazione per difendersi finita con il colpo mortale. Poi la chiamata ai soccorsi. Ad intervenire sono stati gli agenti del Commissariato Decumani e l'ambulanza del 118 che ha trasportato la 31enne all'Ospedale Vecchio Pellegrini in codice rosso senza essere in pericolo di vita.
La Procura di Napoli ha aperto un'inchiesta e sta esaminando la sua versione dei fatti raccogliendo le testimonianze. Secondo le prime ricostruzioni la figlia minorenne avrebbe assistito alla lite e all'aggressione. Al vaglio i precedenti familiari per comprendere se vi siano stati episodi analoghi in passato. L’ipotesi principale, al momento, resta quella della legittima difesa, ma gli inquirenti mantengono massimo riserbo sulle indagini. La donna nel frattempo è stata arrestata per il delitto commesso.
Una componente particolarmente delicata di questa vicenda è la presenza della figlia della coppia durante l’episodio.
Secondo le prime ricostruzioni, la minore era presente al momento dell’aggressione e ha assistito all’intera scena. Attualmente si trova sotto la tutela dei servizi sociali, mentre viene valutato un eventuale supporto psicologico per aiutarla a elaborare il trauma.