Cronaca locale

"No a una via intitolata a Pannella". L'autogol del Pd a Torino

La proposta era nata da un consigliere della maggioranza di centrosinistra: "Incomprensibile l'ostilità del Pd verso Pannella", sostengono i radicali

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La sinistra riesce nell'impresa di scontrarsi da sola anche su un personaggio politico come Marco Pannella, che ha ispirato diverse battaglie progressiste e che ha stimato in maniera trasversale nell'arco costituzionale. Per lo storico leader radicale, scomparso nel maggio 2016, a quanto pare non ci può essere spazio per dedicargli una via a Torino. L'idea di intitolargli una strada, proposta dal consigliere comunale di maggioranza Silvio Viale è stata bloccata dalla stessa maggioranza di cui lui fa parte: Partito Democratico in testa. Il tutto nonostante la mozione fosse stata rilanciata anche da personalità di svariata estrazione: come Don Luigi Ciotti, Bruno Segre, Pietro Chiambretti, Luciana Littizzetto, Simona Ventura, Antonella Parigi e Bruno Mellano.

Ieri il Comune piemontese ha deliberato la nascita di un "distretto della toponomastica" nella Circoscrizione Sei: sarà formato da piazza Luca Colosimo (arbitro scomparso recentemente) e da quattro vie. Le prime due prenderanno il nome delle bandiere granata e rossonera Giorgio Ferrini e Giampiero Boniperti. Le altre saranno dedicate alla ginnasta Andreina Sacco Gotta e alla ciclista Alfonsina Strada. Sostituiranno alcuni tratti di via Del Villaretto. Tuttavia a temere inevitabilmente banco è stata la polemica sul grande politico radicale, perché nella riunione della toponomastica di ieri si era discusso anche della proposta di chiamare la parte centrale di corso Siccardi "Passeggiata Marco Pannella". Sembrava un rigore da calciare a porta vuota per il centrosinistra: invece è arrivato il clamoroso niet.

Protesta dal centrosinistra contro il Pd

Eppure a Torino esistono strade intitolate a Enrico Berlinguer, Palmiro Togliatti e perfino a Che Guevara (via Lenin, invece, venne modificata in via Lennon), niente posto per Pannella. E ieri è arrivato l'ok invece l'ok per giardino di via Fagnano angolo via Avellino, in Circoscrizione 4, intitolato all'astrofisica Margherita Hack; mentre alla partigiana Ada Rossi il giardino di via Benevento e, infine, una targa commemorativa ricorderà Ignazio Vian (militare e partigiano fucilato dai fascisti) in corso Vinzaglio all'incrocio con via Cernaia.

La denuncia pubblicata oggi sulla Stampa, da parte della scrittrice Elena Loewenthal, è inequivocabile: "La maggioranza che governa questa città - una maggioranza dichiaratamente (ma davvero?) progressista - intitolare (un pezzo) di strada a Marco Pannella è cosa inopportuna. Talmente inopportuna che l'appello è caduto nel vuoto. Non se ne fa niente - prosegue Loewenthal -. E davvero stupisce questo immobilismo di un fronte come quello al governo di questa città, che si dichiara riformista". Durissimo Silvio Viale, capogruppo in Comune di Radicali e +Europa, che era stato il capofila della proposta di intitolazione: "Il Partito Democratico ha posto riserve sul luogo, come se Marco Pannella non fosse degno di avere una collocazione in centro".

La proposta non è comunque definitivamente cassata: la commissione tornerà a parlarne nelle prossime convocazioni per cercare un luogo adatto da dedicare alla memoria dell'ex leader radicale.

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