Cronaca locale

Sosta selvaggia, oltre 3500 multe al giorno a Roma

La lotta alla sosta selvaggia nella Capitale procede a passo spedito: "Dobbiamo restituite le nostre vie alla fruibilità di auto e pedoni"

Roma, oltre 3.500 multe al giorno: cosa sta accadendo

3.500 multe staccate ogni giorno: a tanto ammonta il numero di sanzioni amministrative per parcheggi irregolari quotidianamente inflitte ai cittadini dagli uomini della polizia di Roma Capitale.

Un balzo in avanti netto ed evidente, possibile, come hanno spiegato dalla direzione centrale di Via della Consolazione a Roma Today "grazie all'utilizzo di nuove tecnologie che permettono la stampa immediata del preavviso di accertamento". Questo nuovo genere di avvertimento, che viene definito come "non obbligatorio", stando a quanto previsto dal codice della strada, è diventato il mezzo attraverso il quale gli automobilisti romani "vengono messi a conoscenza della commessa violazione in tempo reale, rispetto alla notifica del verbale che richiederebbe diverse settimane".

Con questo nuovo sistema si cerca di porre un freno al diffuso fenomeno della sosta selvaggia nelle strade della Capitale. "Un nuovo modulo operativo che la polizia locale porta sulle strade della città sin dal 2021", si legge nel comunicato ufficiale del corpo di polizia di Roma Capitale. "La presenza sul territorio degli agenti oltre a essere di per se un deterrente contro comportamenti scorretti, rappresenta un sistema preventivo ed educativo verso gli utenti della strada, finalizzato a restituire le nostre vie alla fruibilità di auto e pedoni", conclude la nota.

La stretta

Solo pochi giorni fa era stato lo stesso comandante Ugo Angeloni a chiedere esplicitamente ai suoi uomini di provvedere a un inasprimento della lotta al fenomeno delle soste selvagge. Il che significava, in poche parole, staccare più contravvenzioni per colpire le auto irregolarmente parcheggiate in doppia fila, sulle strisce pedonali, in curva, nelle aree riservate alle fermate dei bus o nei posteggi per disabili.

Due pattuglie dei quindici gruppi municipali della Capitale, pertanto, erano state incaricate di mettersi al lavoro con tale finalità, sia nel turno antimeridiano che in quello pomeridiano: un totale giornaliero di 60 pattuglie, tra ambo i turni, pronte a staccare contravvenzioni. Anche se, come specificato dal comandante, le unità "non potranno essere distolte per interventi e/o rilevamento di sinistri stradali, attività che dovranno essere assicurate con differenti risorse".

Unico problema, non di poco conto, è che tali risorse sono insufficienti a coprire i ruoli richiesti, come specificato dai sindacati.

"Sebbene lodevole, l'iniziativa del comando generale del Corpo, rischia di dover fare i conti con una pianta organica ormai insufficiente alla molteplicitá dei compiti richiesti", lamentava il segretario romano del Sulpl Marco Milani, sollecitando l'adozione di "un coraggioso piano assunzionale e non certo di un concorso toppa, insufficiente a rammendare persino i recenti pensionamenti".

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