Orrore a Milano, 13enne accoltellato, ucciso il suo cane: cosa sappiamo dell'aggressione

Un episodio gravissimo avvenuto nel pomeriggio di venerdì: gli inquirenti stanno cercando di ricostruire le dinamiche. Fermato l'aggressore, mentre il ragazzino resta in gravi condizioni

Orrore a Milano, 13enne accoltellato, ucciso il suo cane: cosa sappiamo dell'aggressione

Ha lasciato basiti quanto accaduto nella giornata di ieri - venerdì 16 maggio - a Milano, dove un adolescente di 13 anni è stato accoltellato insieme al suo cane. Nonostante il tempestivo intervento dei soccorsi, l'animale non ce l'ha fatta, mentre il ragazzo versa ancora in gravi condizioni. Gli inquirenti, che hanno fermato il presunto responsabile, stanno cercando di unire tutti i punti per ricostruire questa terribile vicenda.

L'allarme è scattato ieri, intorno alle 15.00, quando un'auto che procedeva a tutta velocità ha inchiodato di fronte all'ingresso del pronto soccorso del Fatebenefratelli di Milano. Dalla vettura sono usciti il ragazzo di 13 anni, che si reggeva a stento in piedi, e il suo cane di razza rottweiler. I due si sono accasciati a terra, mentre il personale sanitario correva per prestare soccorso. L'adolescente è stato portato in codice rosso all'interno dell'ospedale, mentre il cane è stato trasportato clinica veterinaria Sant'Angelo. A quel punto è partita una corsa contro il tempo.

Stando a quanto riferito dai medici, il 13enne aveva una profonda ferita al costato destro con conseguente lacerazione del polmone. Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi, ma i sanitari sono riusciti a stabilizzarlo. Adesso il minorenne si trova ricoverato nel reparto di Rianimazione, e non sarebbe più in pericolo di vita. Una sorte diversa, invece, è toccata al cane: malgrado l'intervento dei veterinari, l'animale non ce l'ha fatta.

Chiaramente della vicenda sono state informate le forze dell'ordine, che hanno subito cominciato a cercare chi aveva accompagnato il ragazzo e il cane al pronto soccorso. Alcuni testimoni hanno parlato di una Golf grigia sporca di sangue, e piuttosto malconcia. Qualcuno ha inoltre affermato di aver visto tre persone all'interno dei veicolo.

In breve il soggetto alla guida della Golf è stato individuato e interrogato. Si tratta di un 19enne di origini egiziane, residente a Peschiera Borromeo. Ascoltato dai carabinieri di Milano, il ragazzo ha cambiato più volte versione. In un primo momento ha affermato di non conoscere il 13enne e di averlo soccorso soltanto perché quest'ultimo chiedeva aiuto nei pressi del McDonald's di piazza Oberdan. Il minorenne sarebbe stato inseguito da tre uomini. I carabinieri non sono stati convinti da questa versione, perché nella Golf è stato rinvenuto il fodero di un coltello, mentre nel portaoggetti della portiera un manganello telescopico. I militari hanno inoltre individuato anche un tirapugni abbandonato sull'asfalto. Lo stesso 19enne aveva gli abiti sporchi di sangue.

Accompagnato in caserma, il giovane ha raccontato un'altra storia. Conosceva il 13enne, e si trovava insieme a lui e a un altro ragazzo. Raggiunto viale Vittorio Veneto, angolo via Tadino, avevano cominciato a litigare con dei pusher per della droga. A un certo punto la situazione è degenerata e sono spuntati i coltelli. A farne le spese sono stati il minorenne e il suo cane. Secondo i carabinieri, il 19enne avrebbe tentato la fuga in auto, rischiando di abbandonare l'amico. "Mi hanno raccontato che una macchina nel primo pomeriggio sgommava e faceva avanti e indietro, quasi di traverso, in mezzo alla strada. Poi ha urtato il corrimano della banchina del tram e alcune auto. Un ragazzo era appeso al finestrino e il cane, da dentro l’abitacolo, lo mordeva", ha raccontato un testimone al Corriere. Gli urti riferiti sarebbero compatibili con gli ammaccamenti effettivamente presenti sulla Golf.

Mentre si valuta la posizione del 19enne, gli inquirenti sono arrivati anche all'aggressore. I racconti dei testimoni e le immagini estrapolate dalle telecamere di sorveglianza hanno portato all'identificazione di un 27enne cubano. Il soggetto è stato fermato stamani a Pozzuolo Martesana (Milano) e dichiarato in arresto per tentato omicidio. Il giovane aveva una vistosa ferita da taglio alla mano destra.

Gli uomini dell'Arma hanno recuperato anche l'arma del delitto, un coltello dalla lama di 20 centrimentri che era stato abbandonato in un campo.

Il responsabile si trova dietro le sbarre del carcere di San Vittore, a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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