Rapina sala slot col figlio 14enne e gli affida la pistola: entrambi arrestati

Il responsabile è stato identificato grazie alle immagini riprese dalle videocamere di sorveglianza installate all'interno del locale

Rapina sala slot col figlio 14enne e gli affida la pistola: entrambi arrestati

Si rende responsabile di una rapina all'interno di una sala slot, poi scarica al figlio di 14 anni la responsabilità di far sparire la pistola utilizzata. A finire in manette, quindi, non è solo il 45enne Lino Piccolo, ma anche il figlio minorenne

L'episodio, secondo quanto riferito dalle autorità locali, si è verificato durante la serata di ieri, lunedì 26 dicembre, in un esercizio commerciale sito in via Matteotti a San Sebastiano al Vesuvio (Napoli). Sono all'incirca le ore 23:00 quando il rapinatore, col volto travisato, scende dalla propria vettura posteggiata nei pressi dell'ingresso e irrompe nella sala slot stringendo in pugno una pistola. Puntando l'arma da fuoco contro il titolare e i dipendenti, terrorizzati, l'uomo riesce a farsi consegnare l'intero incasso, circa 1.500 euro in contanti.

Il malvivente fugge col bottino, entra nuovamente nella propria auto, all'interno della quale lo attendeva un complice, e fugge a tutta velocità da via Matteotti. Subito dopo la fuga del rapinatore, il personale segnala l'accaduto al 112. Sul posto accorrono i carabinieri della stazione di San Sebastiano al Vesuvio, i quali possono beneficiare delle immagini riprese dalle videocamere di sorveglianza interne per risalire all'identità del presunto responsabile.

Il giovane è stato raggiunto

Con gli elementi a loro disposizione, i militari raggiungono l'abitazione dell'uomo, che tuttavia non ha ancora fatto ritorno a casa. Decidono quindi di appostarsi e attendere il suo rientro, che avviene pochi minuti dopo. L'auto ripresa dalle videocamere dell'esercizio commerciale preso di mira arriva finalmente a destinazione: il conducente indossa ancora gli stessi vestiti utilizzati nella rapina. Si rende subito conto che qualcosa non va e inizia ad agitarsi: è a questo punto che il complice spalanca la portiera del lato passeggero e fugge per i campi circostanti. Ha con sé la pistola utilizzata nella rapina, che lancia tra la vegetazione nella speranza di non essere intercettato. Tutto inutile. Mentre alcuni carabinieri si occupano di impedire al padre di fuggire in auto, uno di essi si lancia all'inseguimento del ragazzino, lo raggiunge e lo immobilizza.

A finire in manette sono Lino Piccolo, un pregiudicato di 45 anni, e il figlio di soli 14 anni. L'uomo si trova dietro le sbarre del carcere e resta a disposizione dell'Autorità giudiziaria, mentre per il giovane complice si spalancano le porte del Centro di accoglienza dei Colli Aminei.

Recuperata e sottoposta a sequestro l'arma da fuoco utilizzata per portare a termine la rapina: si tratta di una glock calibro 40 con matricola abrasa e 7 proiettili nel serbatoio. Entrambi, tuttora in attesa di giudizio, dovranno difendersi dall'accusa di rapina e porto abusivo di arma da fuoco.

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