Cronaca locale

Roma, scale mobili ferme nella metro: ecco perché

Troppi gli impianti fermi nella Capitale per una serie di problematiche. Atac ripubblica il bando per gli interventi di manutenzione

Roma, scale mobili ferme nella metro: ecco perché

Scale mobili ferme a Roma per guasti o per manutenzioni mai realizzate: tra Pantano, Graniti e Grotte Celoni sulla metro C, Tiburtina sulla metro B e Termini sulla metro A, iniziano a moltiplicarsi i casi di blocchi parziali o totali.

Una situazione che inizia a diventare ingestibile e che "esplode" con fragore proprio nel momento in cui al centro dell'attenzione della pubblica amministrazione locale si discute del tema degli investimenti finalizzati a migliorare lo stato dei trasporti. Ecco perché, durante un incontro sulla questione "mobilità", è stato affrontato anche il problema dell'aumento del numero degli impianti fermi o inutilizzabili.

Il problema delle manutenzioni

Il nodo principale è rappresentato proprio dalla gestione delle manutenzioni di impianti e scale mobili. Era stata proprio Atac, presente coi suoi vertici al meeting, a pubblicare qualche tempo fa un duplice bando per affidare questi incarichi. Tuttavia uno di questi era andato deserto, per la precisione quello relativo alle opere di riqualificazione di numerose scale mobili in stazioni della linea A previste per il prossimo Giubileo. Il fatto di non aver ricevuto offerte ha quindi costretto Atac a pubblicare il rinnovo per la gara di appalto, sperando che qualcuno possa finalmente rispondere alla proposta.

"Riteniamo che sia stato un tentativo da parte delle imprese di settore di accaparrarsi il lotto che loro pensavano fosse migliore", racconta a RomaToday il direttore generale di Atac. "Quello affidato, quello è stato assegnato, e ora le imprese non hanno alternativa se non fare offerte sull’esistente. Le condizioni di accesso ai due lotti erano identiche, siamo fiduciosi che anche l’altro verrà assegnato", auspica Alberto Zorzan.

Metro A e Metro C

Il bando del lotto caduto senza offerte pesava all'incirca 21 milioni di euro, e prevedeva il servizio di "manutenzione ordinaria degli impianti installati sulle metro A e C, parcheggi, depositi, rimesse ed uffici, preventiva, correttiva, revisioni speciali, revisioni generali - compresa la fornitura delle parti di ricambio necessarie, pronto intervento, presidio tecnico programmato, assistenza a terzi e verifica di efficienza degli impianti privati delle scale mobili, ascensori e servoscala, da compensarsi a canone, soggetto a ribasso di gara".

Il secondo lotto, quello già assegnato, valeva all'incirca la metà del primo, ovvero 10,8 milioni di euro. Esso era relativo invece al "servizio di manutenzione ordinaria degli impianti installati sulle Metro B, B1, Nodo Termini, depositi, parcheggi".

La speranza di Atac è che al rinnovo della gara d'appalto, effettuato in data 1 marzo, possa arrivare una risposta positiva entro e non oltre il prossimo giugno. Nel caso in cui ciò non dovesse verificarsi, sarà proprio l'azienda ad occuparsi della gestione delle manutenzioni, almeno fino al momento in cui non si troverà l'assegnatario.

Una situazione in peggioramento

Del peggioramento dello stato di scale mobili e ascensori che servono la metro di Roma si era di recente occupata anche Acos, l'Agenzia per il controllo dei servizi pubblici. A fine 2022 risultavano censiti complessivamente 580 impanti, tra cui 365 scale mobili, 168 ascensori, 37 montascale e 10 tappeti mobili.

L'attività di verifica ha riguardato 508 sistemi sui 580 totali e, per quanto concerne gli ascensori, è stato riscontrato il più bassto tasso di funzionamento. La peggiore performance è stata rilevata nella linea A, che ha riportato un 47% in funzione. A seguire, la B e la C, con rispettivamente il 56 e il 67%.

Meglio per quanto riguarda le scale mobili: per la linea A si è registrato il dato più basso (78%) nel maggio del 2021, mentre la per la linea B il dato è del 70% nei mesi di settembre e ottobre 2022.

Un 75% è stato invece rilevato per la linea C nel maggio del 2021.

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