Cronaca locale

Scorta per Borrelli e i familiari: la minaccia dei camorristi

Il deputato di Europa Verde era finito nel mirino degli abusivi delle case popolari di via Egiziaca a Pizzofalcone

Il parlamentare Francesco Emilio Borrelli
Il parlamentare Francesco Emilio Borrelli

Rischi di ritorsioni nei sui confronti: per Francesco Emilio Borrelli, specie alla luce delle più recenti vicende, è stata attivata la scorta. Una protezione che sarà estesa e garantita anche a tutti i suoi familiari.

L'ultima aggressione

Il deputato, da sempre impegnato nella lotta alla criminalità organizzata, ha subito vari atti intimidatori, il più recente dei quali si è verificato durante la notte dello scorso venerdì 11 novembre. Borrelli, il quale stava posteggiando lo scooter dinanzi al garage di casa, era stato investito di proposito da un uomo in moto che indossava un casco integrale. Finito a terra dopo l'impatto, il rappresentante di Europa Verde era stato poi affiancato dall'aggressore, intenzionato, presumibilmente, a infierire sul suo obiettivo. Per fortuna del parlamentare un tassista aveva assistito alla scena ed era intervenuto per aiutarlo a rialzarsi: scoraggiato dall'arrivo dell'inatteso soccorritore, l'uomo in moto aveva desistito e si era allontanato a tutta velocità. A Borrelli, finito al pronto soccorso, era stata assegnata una prognosi di 21 giorni.

Nei riguardi del presunto responsabile dell'aggressione, è stata invece emessa una misura cautelare: stando a quanto riferito dalla stampa locale, dovrebbe trattarsi di un abusivo che occupa illecitamente un appartamento dello stabile di via Egiziaca a Pizzofalcone. Tutto tornerebbe, dato che Borrelli aveva denunciato in più di un'occasione con forza proprio le occupazioni abusive di quel palazzo storico da parte di alcuni esponenti di un clan di camorra.

La scorta

Per tutti questi motivi all'esponente di Europa Verde e ai suoi familiari è stata garantita una scorta. Stesso beneficio riconosciuto anche al parroco della chiesa di Pizzofalcone don Michele, il quale, durante le proprie omelie, si era scagliato contro gli "abusivi della camorra".

Occupasioni abusive

Le forze dell'ordine avevano eseguito un blitz nell'area in data 10 novembre, dando esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso a carico di 17 persone dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della locale procura della Repubblica. Individui che avevano abusivamente occupato ben 16 immobili siti nelle case popolari di via Egiziaca a Pizzofalcone.

A far scattare le indagini la denuncia di un'anziana donna, che si era vista occupare l'appartamento di cui risultava titolare. Grazie alle indagini coordinate dalla procura e condotte sul campo dagli uomini della squadra mobile, del commissariato San Ferdinando, del nucleo investigativo del comando provinciale dell'Arma dei carabinieri di Napoli e della compagnia Napoli centro, nonché dalla locale Guardia di finanza e dalla polizia municipale, era stato possibile accertare l'occupazione abusiva di almeno 16 immobili da parte di soggetti "in alcuni casi riconducibili a contesti di criminalità anche organizzata".

Già in occasione del blitz gli uomini delle forze dell'ordine avevano sentito proferire minacce di morte nei confronti di Borrelli, esponente politico da anni particolarmente attivo nel contrastare il fenomeno anche con la presentazione di varie denunce, e dello stesso don Michele, che aveva attaccato tale abusivismo nelle proprie omelie.

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