Cronaca locale

"Attacco violento contro le donne". Femministe vandalizzano sede Pro Vita

Attacco delle femministe contro la sede romana di Pro Vita Famiglia. La replica del movimento: "Questo è quello che noi chiamiamo 'fascio-femminismo'"

"Attacco violento contro le donne". Femministe vandalizzano sede Pro Vita

Sede Pro Vita di Roma presa d'assalto e vandalizzata da un gruppo di femministe. A denunciare l'accaduto è l'attivista Maria Rachele Ruiu, che prende posizione e afferma che il suo movimento non intende fare alcun passo indietro.

Ad imbrattare le pareti della sede romana, sita in viale Manzoni, sarebbero state alcune femministe scese per strada durante la giornata contro la violenza sulle donne. Nel corso della protesta sarebbe avvenuto l'attacco nei confronti di Pro Vita Famiglia, vista evidentemente come un "nemico" degli ideali affermati dalle manifestanti.

Sulla sede sono state scritte con vernice rossa frasi inneggianti all'aborto libero. "A poche ore dalla manifestazione contro la violenza sulle donne organizzata dal collettivo 'Non una di meno', troviamo la nostra sede vandalizzata. Questo è quello che noi chiamiamo 'fascio-femminismo'", spiega Maria Rachele Ruiu, mostrando il risultato del passaggio delle femministe.

Ruiu, fra l'altro, è stata già presa di mira dal movimento: una sua immagine, che la raffigura appesa a testa in giù, è stata infatti recentemente postata sui profili social di 'Non Una Di Meno'. Tutto a causa della sua lotta in favore delle donne e del diritto alla nascita.

Sono due mondi opposti che si scontrano. Una conciliazione appare impossibile. "Questo fascio-femminismo che inneggia all'aborto libero e finge di non ricordarsi che nessuna donna in Italia oggi è costretta a partorire", continua Ruiu, "sono invece le donne costrette a abortire da motivi socioeconomici, dai compagni, partners che le obbligano di fronte a una gravidanza inaspettata. Noi non ci facciamo spaventare da queste intimidazioni, da questo fascismo, e saremo sempre dalla parte delle donne, saremo sempre fermi a custodire la donna e l'essere madre", conclude.

In un lungo post-denuncia sul proprio profilo Facebook, Pro Vita Famiglia afferma che sono invece le femministe a non rispettare i diritti delle donne con il loro comportamento. "Difendendo un 'aborto libero' che non è libero ma anzi strumento di oppressione sessista, i collettivi fascio-femministi sono funzionali a un sistema sociale che ha interesse a tenere la donna in una condizione di minorità nel mondo del lavoro, impedendole di poter liberamente esprimere la propria aspirazione materna senza rinunciare a quella professionale", spiegano.

"Pro Vita & Famiglia continuerà a difendere senza paura i veri diritti e le vere libertà delle donne contro l’ideologia fascio-femminista, che manifesta contro la violenza sulle donne mentre se ne fa esso stesso megafono e ripetitore", concludono.

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