"Il ferito voleva difendere le donne". Il racconto choc sull'aggressione a Milano

I testimoni raccontano che il nordafricano si è scagliato con il taglierino contro due uomini intervenuti per proteggere due donne che stava derubando

"Il ferito voleva difendere le donne". Il racconto choc sull'aggressione a Milano

Quanto accaduto nel pomeriggio a Milano, dove si è verificata una gravissima aggressione ai danni di sei persone, non ha precedenti nel nostro Paese. Tutto è cominciato alle 17.30, quando sono state prese di mira due donne nel tentativo di derubarle: l'ennesimo scippo nei pressi della stazione Centrale che, però, stavolta ha avuto un esito drammatico. Le due donne sono state picchiate dagli aggressori e in loro difesa, come riferiscono alcuni testimoni che si trovavano sul posto in quel momento, sarebbe intervenuto uno degli uomini feriti gravemente, il 68enne che ora si trova ricoverato al San Carlo in codice rosso, che colpito alla spalla ha perso molto sangue ed è ora in pericolo di vita.

L'aggressore, che stando al racconto dei testimoni sarebbe di origine nordafricana, forse marocchina stando a quanto riportato dall'Adnkronos, ha colpito i due passanti che cercavano di sventare la rapina con un taglierino. La prima vittima, di 68 anni, stava uscendo dal portone di casa sua, al civico 27, quando ha cercato di intervenire in difesa della giovane donna ed è stato colpito con il taglierino alla spalla. Il secondo uomo, di 57 anni, riferiscono i testimoni, era seduto ai tavolini esterni del bar a pochi metri di distanza. Ha sentito le grida del 68enne e si è avvicinato per capire cosa stesse accadendo, ma è stato a sua volta colpito.

Sul caso è intervenuto il ministro Matteo Salvini, con una nota di forte condanna per quanto accaduto: "Sconvolgente notizia dalla mia Milano, dove la zona della stazione Centrale si conferma a grave rischio: solo l'eroico intervento di alcuni cittadini ha evitato un bilancio ancora più drammatico. Spero che tutte le forze politiche vogliano affrontare con serietà il tema della sicurezza, molto spesso legata alla presenza di clandestini, soprattutto nelle periferie e vicino alle stazioni". Il segretario della Lega ha sottolineato come il suo partito sia impegnato per "per potenziare le forze dell'ordine, accendere telecamere, facilitare le espulsioni dei delinquenti, contrastare lo spaccio di droga sempre e ovunque. Senza dimenticare il piano per la sicurezza all'interno delle stazioni, che prevede 1.000 nuovi vigilantes".

Stando a quanto risulta, l'aggressore sarebbe stato fermato e portato in questura. Risulterebbe ubriaco, oltre che armato di taglierino e sarebbe un giovane nordafricano.

Avrebbe agito da solo stando a quanto riferisce la polizia, e non con un secondo uomo: si sarebbe spostato rapidamente da una parte all'altra dando la sensazione di non essere stato solo. Aveva addosso il bottino delle due rapine che hanno portato al dramma e altri effetti che potrebbero essere il frutto di un altro scippo.

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