"Ho detto no, loro...". Il racconto choc della ragazza stuprata dai calciatori

Il racconto della ragazza vittima della violenza sessuale di gruppo: "Ho avuto dei vuoti di memoria ma non ho mai dato il consenso ai rapporti". Il gip: "Modalità di violenza particolarmente allarmanti"

"Ho detto no, loro...". Il racconto choc della ragazza stuprata dai calciatori

"Ho detto no, più volte, non volevo nessun rapporto con loro, ma non si sono fermati". A parlare è la studentessa americana di 22 anni che, lo scorso marzo, sarebbe stata stuprata da due calciatori in forza al Livorno, Mattia Lucarelli e Federico Apolloni, arrestati questa mattina con l'accusa di violenza sessuale di gruppo. Il gip Sara Cipolla, che ha firmato la custodia cautelare ai domiciliari per i giovani atleti, ha definito le condotte degli indagati "particolarmente allarmanti" ritenendo "verosimile" il pericolo di reiterazione del reato. Nella vicenda sono coinvolti altri tre ragazzi: avrebbe assistito agli abusi sessuali senza parteciparvi.

Il racconto della studentessa

Ascoltata lo scorso 2 novembre dai pm Alessia Menegazzo e Letizia Mannella, la studentessa ha ricostruito l'accaduto. La sera del 26 marzo 2022, si trovava con alcune amiche nella discoteca "Gattopardo", in via Piero della Francesca, a Milano. Qui avrebbe conosciuto una comitiva di cinque ragazzi che, all'uscita dal locale, si sarebbero offerti di riaccompagnarla a casa. Una volta a bordo dell'auto, però, la 22enne è stata portata in un'abitazione del centro città nelle disponibilità degli indagati. Quindi sarebbe stata violentata in gruppo, e individualmente, da Mattia Lucarelli e Federico Apolloni. "Ho detto no, più volte, non volevo nessun rapporto con loro ma non si sono fermati". La vittima ha precisato di aver bevuto "alcuni drink" in discoteca e di non ricordare molto altro. Per certo, ha escluso di aver mai "dato consenso ai rapporti".

L'ordinanza del gip

Le indagini, condotte dagli agenti della Squadra Mobile di Milano in collaborazione con i colleghi di Livorno, hanno permesso di ricostruire la dinamica dei fatti. A suffragio dell'ipotesi accusatoria ci sono i video estrapolate dai cellulari dei calciatori e alcune intercettazioni ambientali. Secondo il gip Sara Cipolla le modalità "con cui è stata compiuta la violenza appaiono particolarmente allarmanti e denotano la spregiudicatezza degli indagati, in quanto risultano suscettibili di essere utilizzate dagli stessi in innumerevoli altri episodi". Gli stessi "come hanno fatto per esempio potrebbero verosimilmente in altre occasioni approfittare di una giovane ragazza ubriaca fuori da una discoteca - si legge nel testo dell'ordinanza - per adescarla e portarla presso l'abitazione di uno dei due ragazzi, e quindi ivi abusare della stessa e riprenderla a sua insaputa". Inoltre, precisa ancora il magistrato, emerge "nitidamente dai video che riprendono la violenza e dagli ulteriori atti di indagine, in particolare le intercettazioni ambientali, l'incapacità degli indagati di comprendere appieno il disvalore delle proprie condotte".

Il comunicato della società del Livorno Calcio

"L'Unione Sportiva Livorno 1915 prende atto del provvedimento cautelare assunto dalla Procura della Repubblica di Milano nei confronti dei tesserati Federico Apolloni e Mattia Lucarelli e, nel rispetto del lavoro degli organi inquirenti, resta in attesa che venga fatta chiarezza sull'episodio auspicando l'estraneità di Federico e Mattia

rispetto agli addebiti contestati". Lo comunica con una nota la società sportiva, che milita in serie D, prendendo le distanze dalla vicenda che sta interessando i due giovani tesserati del club amaranto.

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