Il tatuaggio "666", la vita a Torino, l'ultimo sms: chi era Emanuela Ruggeri, trovata morta tra i cespugli a Roma

La madre racconta alcuni particolari della figlia 32enne temendo possa essere stato qualcuno a farle del male la sera del 14 luglio. Dalle indagini è emerso che la ragazza in passato avrebbe fatto uso di droga

 Il tatuaggio "666", la vita a Torino, l'ultimo sms: chi era Emanuela Ruggeri, trovata morta tra i cespugli a Roma
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Chi conosceva meglio di tutti Emanuela Ruggeri, la 32enne ritrovata senza vita tra i cespugli in via del Mandrione, a Roma, era la sicuramente la madre. Al Corriere della Sera la donna ha raccontato dell'ultima volta in cui ha visto la figlia soffermandosi su alcuni tratti del suo carattere. Il 14 sera aveva detto in maniera sbrigativa che sarebbe andata a mangiare fuori. Nessun particolare significativo che potesse insospettire i familiari, la solita routine, dato che Emanuela amava uscire con le amiche. Adesso, però, la madre pensa che sicuramente c'entri qualcuno con la morte della ragazza, poiché non guidava e nella zona di via del Mandrione non ci sarebbe arrivata da sola.

Il periodo vissuto a Torino con il fidanzato

Non potrà essere d'aiuto agli inquirenti, nonostante le piacerebbe farlo. La madre di Emanuela ha spiegato che a casa non sapevano la figlia chi frequentasse. La 32enne era molto indipendente. Dopo un periodo in cui si era trasferita a Torino insieme al suo fidanzato era ritornata a Roma. Il rapporto sentimentale si era interrotto ed Emanuela aveva preferito riabbracciare i suoi cari.

Il messaggio che inizialmente aveva rassicurato tutti

I genitori, una settimana fa, all'inizio non si erano preoccupati troppo del mancato rientro della ragazza. La madre ha raccontato che la sera, sul tardi, Emanuela le aveva mandato un messaggio scusandosi perché il cellulare si stava scaricando. Aveva scritto di essere stata al mare, quindi in qualche modo aveva tranquillizzato un po' tutti. Solo con il trascorrere delle ore si è cominciato a pensare che fosse accaduto qualcosa e per questo motivo la famiglia ha lanciato un appello sui social media.

Saranno valutati i video delle telecamere di sorveglianza

Ora bisogna attendere lo sviluppo delle indagini e l'esito dell'autopsia per scoprire cosa è realmente accaduto a Emanuela. A quante pare sul luogo del ritrovamento ci sarebbero alcune camere di videosorveglianza e dalle registrazioni si potrà vedere se insieme alla 32enne c'erano altre persone. Per la madre potrebbe essere coinvolto un uomo. Al quotidiano di via Solferino ha rivelato di non fidarsi troppo dell'altro sesso.

Il "numero della bestia" tatuato sul braccio e i problemi di droga

Emanuela, dopo essere ritornata da Torino era in cerca di lavoro. Aveva frequentato il liceo artistico e amava molto l'arte.

Sul suo corpo aveva diversi tatuaggi, uno molto particolare sul braccio con il numero 666, spesso definito "il numero della bestia", che ha un significato principalmente simbolico nel cristianesimo, associato a Satana o all'anticristo. La madre, però, non si è pronunciata a tal proposito dicendo che dei tatuaggi della figlia non ne conosceva il significato. A quanto pare, dalle indagini è emerso che la 32enne in passato avrebbe fatto uso di eroina.

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