Cronaca locale

Triste record per Roma: 150 morti sulle strade in 12 mesi

Numeri tragici per la Capitale, dove solo nel 2022 si sono verificati ben 150 morti per incidenti stradali. Impennata tra ottobre e dicembre

Triste record per Roma: 150 morti sulle strade in 12 mesi

Il 2022 potrebbe essere definito come il peggior anno della Capitale per quanto concerne gli incidenti avvenuti sulle strade. Tanti i morti registrati nei mesi dell'anno corrente, in particolare durante l'ultimo periodo, fra ottobre e dicembre.

I numeri sono impressionati. Parliamo di ben 150 morti nel 2022, con ben 57 decessi riferiti negli ultimi 3 mesi. Andando avanti di questo passo, se non saranno presi provvedimenti, la città di Roma rischia un'impennata senza precedenti nel 2023. Se si torna indietro negli anni, vediamo che la conta dei morti non era molto inferiore rispetto al 2022. Nel 2021, ad esempio, ci sono stati 11mila incidenti e 121 decessi. Nel 2020, pur con chiusure e lockdown vari, 8mila incidenti e 104 decessi.

Quali potrebbero essere le cause? I problemi strutturali delle strade di Roma sono noti. Buche e dissesti contribuiscono a provocare sinistri, alcuni dei quali anche gravi. C'è, tuttavia, un altro problema: quello della velocità.

A Roma si preme troppo sull'acceleratore

Secondo quanto riferito da Repubblica, che ha condotto l'indagine, gli incidenti a Roma sono gravi perché si corre troppo sulle strade, tanto che spostarsi in bicicletta o a piedi può diventare un rischio.

E cosa fa il Comune per rimediare? A quanto pare ben poco, e lo dimostrano i numeri. Roma incassa pochissimo dalle sanzioni relative alla violazione all'articolo 142 del Codice della Strada, quello che regola i limiti massimi di velocità. Su 94,2 milioni che entrano nelle casse per violazioni stradali, solo 4,6 milioni riguardano gli eccessi di velocità, ossia il 4,3%.

Ben altra storia, ad esempio, a Milano, dove per la violazione dell'articolo 142 si ricavano ben 13 milioni su 102,6 milioni totali. Così come in altre città dello Stivale.

A Roma si potrebbe e dovrebbe fare di più per scoraggiare gli autisti a premere troppo sull'acceleratore. Dagli ultimi dati forniti, si è inoltre appreso che il 50% dei guidatori rimasti coinvolti in incidenti risulta positivo all'acol test, o al test antidroga. Più precisamente, di questo 50% un 20% è positivo all'alcol, un altro 20% alla droga, e un 15% ad alcol e droga insieme. E si tratta di cifre poco reali, perché molti dei conducenti coinvolti in sinistri non vengono identificati subito, ma a distanza di giorni dal sinistro.

Anche in questo caso si potrebbe fare di più.

La necessità di incrementare i controlli

Non solo più rigidità nell'applicare quelle misure che garantiscono il rispetto dei limiti di velocità sulla strada, ma anche più verifiche sullo stato dei guidatori. In Italia, riferisce Repubblica, vengono effettuati pochi test dell'etilometro.

Solo 11.717 contestazioni per guida in stato di ebbrezza da parte della polizia stradale. 13.932, invece, dai carabinieri, mentre 5.373 dalla polizia locale. Ancora meno le segnalazioni per guida sotto l'influenza di sostanze stupefacenti: 1.220 da parte della polizia stradale, 2.

303 dai carabinieri e 766 dalla polizia locale.

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