Cronaca nera

Urta un giovane per sbaglio, lui lo picchia a sangue: morto un pensionato

La vittima si chiamava Paolo Marangon e aveva 67 anni. L'aggressore, un ragazzo di 26 anni, lo avrebbe picchiato per futili motivi. L'uomo è finito in coma dopo aver battuto la testa sull'asfalto e non si è più ripreso

Urta un giovane per sbaglio, lui lo picchia a sangue: morto un pensionato

Non ce l'ha fatta Paolo Marangon, il pensionato di 67 anni, picchiato - per futili motivi - da un giovane di 26 anni al civico 16 di via Alga, a Chioggia, in provincia di Venezia. Stando a quanto riferiscono le testate locali, l'aggressore - André Morana - lo ha colpito con una violenza tale mandarlo a terra e procurargli un gravissimo trauma cranico. Nonostante l'intervento tempestivo dei soccorritori, l'uomo è morto dopo due giorni in ospedale.

L'aggressione

I fatti risalgano a sabato sera 10 dicembre. Paolo Marangon era in compagnia di un'amica, Daniela, che lo aveva appena raggiunto in via Alga. Mentre la coppia stava camminando, il 67enne ha sfiorato inavvertitamente Morana: tanto sarebbe bastato a scatenare la reazione violenta del giovane. Il 26enne lo ha inseguito fino alla fine della strada salvo poi aggredirlo. Il pensionato non è riuscito a schivare i colpi cadendo a terra e battendo con la nuca sull'asfalto. Il tonfo sarebbe stato tale da attirare l'attenzione di alcuni passanti. Daniela ha provato a rianimarlo ma il 67enne non ha più ripreso conoscenza. Quando i soccorritori sono arrivati sul posto, Paolo era ancora disteso supino sul marciapiede. Trasportato dapprima all'ospedale di Chioggia, Maragon è stato poi trasferito a quello di Mestre. Stamattina i medici hanno constatato il decesso.

La versione dell'aggressore

Stando a quanto riporta il Corriere della Sera, un presunto testimone avrebbe raccontato sulla pagina Facebook "Chioggia Azzurra" che non c'è stata alcun battibecco tra la vittima e l'aggressore prima della tragedia. Diversa, invece, la versione fornita dal 26enne. Il ragazzo ha raccontato che Maragon gli avrebbe pestato un piede e dato una spallata, a dir suo, per provocarlo. A quel punto Morana avrebbe reagito: "Ma fai sul serio? Non mi chiedi scusa?". Quindi lo ha inseguito e colpito. "Mi ha detto di avergli dato solo una sberla e lui è caduto a terra - ha spiegato al Corriere il legale del ragazzo, l'avvocato Mauro Serpico - Ha sentito il tonfo e si è preoccupato, gli ha messo la mano sotto la nuca ed è stato lui a chiamare i carabinieri e l’ambulanza. Non ci sono stati altri colpi o accanimento. Morana è estremamente rammaricato per quello che è accaduto". Il pm Giovanni Zorzi, incaricato del caso, ha contestato al ragazzo il reato di omicidio preterintenzionale.

Il 26enne è a piede libero poiché non ci sono gli estremi del pericolo di fuga.

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