Cronaca locale

Per "vendetta" spara al cliente che ha molestato la moglie. Ma è la persona sbagliata

La donna era tornata a casa raccontando di avere subito molestie da due clienti ubriachi, uno dei quali indossava una tuta da lavoro. Il 38enne è corso nel locale e ha premuto il grilletto contro un altro cliente.

Per "vendetta" spara al cliente che ha molestato la moglie. Ma è la persona sbagliata

Il cliente ubriaco aveva molestato una cameriera di un bar nella provincia di Mantova. E quando lei a fine turno è tornata a casa e ha raccontato tutto al marito, quest'ultimo ha pensato bene di prendere una pistola e sparargli. Non solo: ha anche centrato la persona sbagliata. A premere il grilletto, all'alba di domenica mattina, è stato il 38enne Alessandro Ronsisvalle. Il fatto è avvenuto all'interno di un bar di Borgo Mantovano dove un cliente è stato scambiato per un'altra persona.

Lo scambio di persona

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, la sfortuna è stata che l'avventore indossasse una tuta del tutto simile a quella di colui che poche ore prima aveva molestato la barista, moglie del "vendicatore" deciso a punire chi aveva importunato la sua consorte. Alla fine il poveretto è finito all'ospedale colpito al polpaccio da un proiettile e il 38enne, siciliano originario di Augusta, è stato arrestato con l'accusa di lesioni aggravate. Tra l'altro, come riportato da il Corriere, il fermato era già conosciuto alle forze dell'ordine perché nel 2015 era stato arrestato in quanto accusato di essere a capo di una banda di rapinatori, composta da tre italiani, un albanese e un georgiano, che aveva compiuto diverse rapine, delle quali sette andate a buon fine e due fallite, in alcune banche del Mantovano, del Rodigino e del Ferrarese, per un valore totale di un bottino da ben 300mila euro.

Non aveva il porto d'armi

Da quanto emerso, sembra che la cameriera, una volta tornata a casa dopo il suo turno di lavoro, avesse raccontato al marito di aver subito delle molestie da due clienti visibilmente ubriachi. Nel suo racconto, la donna aveva anche riferito al 38enne che uno dei due indossava una tuta da lavoro. Questi particolari sono bastati all'uomo per afferrare la sua pistola, illegalmente detenuta, e correre al bar della stazione di servizio Ip di Revere in cui lavorava la moglie. Quando è entrato nel locale ha subito visto un cliente che corrispondeva all'identikit fatto dall'amata e, senza pensarci due volte, ha aperto il fuoco nella sua direzione, ferendolo alla gamba. Il ferito al polpaccio, un 40enne di origini romene che risiede in zona, è stato subito soccorso e trasportato all'ospedale di Pieve di Coriano dagli operatori sanitari del 118 intervenuti, mentre il suo aggressore è salito a bordo dell'auto e si è diretto in caserma per confessare ciò che aveva appena fatto.

La vittima dell’agguato non sarebbe comunque in gravi condizioni ma è in ogni caso tenuto sotto controllo dai carabinieri della stazione di Ostiglia.

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