Cronaca nera

Uccidono un uomo e tentano di scappare: la follia di due africani sotto protezione

Due cittadini nigeriani, che beneficiavano del permesso di soggiorno per protezione speciale e protezione sussidiaria, sono stati arrestati a Modena nelle scorse ore. Sono accusati di aver ucciso a coltellate un connazionale trentenne, preparandosi poi a lasciare l'Italia

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Avrebbero accoltellato a morte un connazionale di 30 anni, Friday Endurance (detto "Eddy") per motivi non ancora chiariti del tutto. Ed erano a quanto pare già pronti a lasciare l'Italia dopo il delitto, visto che stando a quanto appreso avevano già fatto i bagagli. Protagonisti della vicenda in questione sono due giovani di 29 e 27 anni originari della Nigeria, entrambi regolari sul territorio nazionale nonostante alcuni precedenti per spaccio. Secondo quanto riportato dalla stampa emiliana, tutti e due erano riusciti infatti a ottenere il permesso di soggiorno per motivi umanitari: a uno di loro era stato rilasciato il documento per protezione speciale, all'altro per protezione sussidiaria. Anche il defunto, formalmente residente a Reggio Emilia, era arrivato in Italia con una richiesta di protezione internazionale.

I due presunti assassini sono finiti in manette nelle scorse ore, in attesa che gli inquirenti ricostruiscano con esattezza la dinamica dei fatti che ha portato domenica scorsa all'omicidio di Endurance, a Modena. Per il trentenne, trasportato in codice rosso all'ospedale di Baggiovara con una grave ferita da arma da taglio al collo, non c'è stato niente da fare. Le successive indagini, condotte dalla squadra mobile e dalla volante, si sono concentrate in primis sulle testimonianze di alcuni cittadini che avrebbero loro malgrado assistito all'assassinio. Gli inquirenti hanno al contempo passato al setaccio i filmati registrati dalle telecamere del circuito di videosorveglianza della zona. Proprio le immagini registrate dagli "occhi elettronici", insieme alle dichiarazioni rese dai testimoni, avrebbero contribuito a delineare un grave quadro accusatorio a carico dei due africani.

Sulla base di quanto ricostruito in un secondo momento, i due avrebbero colto di sorpresa la vittima: avrebbero bloccato a terra Endurance, mentre uno dei due l'avrebbe poi ferito alla gola vibrando almeno un paio di coltellate risultate letali. Gli investigatori hanno poi sequestrato anche il coltello in questione, che uno dei due arrestati aveva a quanto sembra ancora con sè. Non è ancora chiaro il movente dell'omicidio, ma in passato i due stranieri erano stati segnalati per spaccio di sostenze stupefacenti e chi indaga sta passando al vaglio questa pista. Sono come detto accusati di concorso in omicidio volontario e ad aggravare la loro posizione potrebbe contribuire il fatto che entrambi fossero pronti a lasciare il Paese: quando i poliziotti li hanno raggiunti in casa, avevano a quanto pare già preparato le valigie.

L'interrogatorio di garanzia dei due africani avrà luogo ad ogni modo a brevissimo e nelle prossime ore potrebbero quindi esserci ulteriori sviluppi.

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