Cronaca nera

“A casa era un inferno”. Le accuse dell’ex moglie di Omar Favaro, 22 anni dopo Novi Ligure

A distanza di più di 20 anni dal delitto di Novi Ligure, Omar Favaro è finito ancora nei guai. L'ex moglie lo accusa di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia

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“Ci picchiava, a casa era un inferno e ora la bimba inizia a ricordare”. È questa l’accusa che l’ex moglie di Omar Favaro rivolge nei confronti dell’ex marito. Omar Favaro, passato alla cronaca per il delitto di Novi Ligure - risalente al febbraio 2001 – quando insieme alla fidanzatina di allora Erika De Nardo uccise a coltellate la madre e il fratellino di lei, torna sul banco degli imputati.

Le accuse dell’ex moglie

“Ti sfregio con l'acido”, “Fai schifo”, “Sei anoressica”; sarebbero queste alcune delle intimidazioni rivolte all’ex moglie e sono almeno venti gli episodi presenti negli atti dell’indagine che vedono il 40enne protagonista di angherie nei confronti della donna nel periodo compreso tra il 2019 ed il 2020. La coppia è oggi coinvolta in una battaglia giudiziale per l’affidamento della figlia.

La posizione di Omar Favaro

“È tutta una calunnia. Non pensavo che sarebbe arrivata a tanto, che avrebbe tirato in ballo il mio passato”; queste le parole di Favaro in uno sfogo con l’avvocato che lo assiste, Lorenzo Repetti. Naturalmente, il riferimento è al massacro di Novi Ligure e a questo proposito, Repetti ha riferito: “Ha già pagato il suo debito per quei fatti, questa è tutta un'altra storia. E lui respinge tutte le accuse. A replicare, l’avvocato dell’ex moglie, Emanuele Labis, che stando a quanto dichiarato dalla sua assistita – che afferma fortemente di stare raccontando soltanto la verità - fa sapere “La mia assistita non ha mai pensato di sfruttare il passato di Omar. Non ne fa cenno nei documenti depositati in Tribunale”.

La battaglia legale per l’affidamento

Omar Favaro e l’ex moglie si sono conosciuti 8 anni fa sui social; dopo essersi frequentati e aver coronato il loro amore con il matrimonio, è nata la loro prima e unica figlia. La situazione sarebbe iniziata a precipitare durate i mesi del lockdown e più volte, la donna – nel corso della convivenza - avrebbe richiesto l’intervento dei carabinieri a seguito di alcuni episodi di violenza nei suoi riguardi. Tuttavia, all’arrivo delle forze dell’ordine, la vittima avrebbe sempre minimizzato la gravità dei fatti. Così, nel 2021 la donna lasciò l’abitazione in cui viveva con Omar e la figlia venne affidata a quest’ultimo. Ad oggi, “La piccola si rifiuta di vedere il padre, perché inizia a ricordare le violenze a cui ha assistito”, ha spiegato l’avvocato Labis; “C'è il rischio di manipolazione. La perizia ha stabilito la piena capacità genitoriale di Omar. Piuttosto c'è da indagare sul rapporto tra bimba e madre”, ha ribattuto Repetti.

Favaro al momento è accusato di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. Il gip ha negato la richiesta della Procura di Ivrea circa l’adozione di una misura cautelare che gli impedisse di avvicinarsi alla figlia e all’ex moglie, ritenendo che non vi sia un “pericolo” concreto. Adesso il caso è stato affidato – su richiesta dei magistrati – al Tribunale del Riesame.

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