Garlasco, quella risata e i "30 anni di galera". Le intercettazioni ai Sempio

Parte delle intercettazioni nell’indagine ad Andrea Sempio del 2017 non sono state ritenute attinenti o udibili. Cosa potrebbero raccontare

Garlasco, quella risata e i "30 anni di galera". Le intercettazioni ai Sempio

Potrebbero dire qualcosa in più rispetto al passato le intercettazioni del 2017 ad Andrea Sempio e alla sua famiglia? Potrebbero dire qualcosa in più sia nelle nuove indagini per il delitto di Garlasco, sia per quelle in cui si ipotizza una presunta corruzione da parte del pm Mario Venditti? Sono domande che la trasmissione “Chi l’ha visto?” si è posta, andando ad analizzare appunto parte di queste intercettazioni, uno strumento peraltro ritenuto da sempre molto importante dallo stesso Venditti.

La prima intercettazione a finire nella lente d'ingrandimento della trasmissione di Raitre e quella in cui Sempio si trova presumibilmente in macchina da solo e ride dicendo: “Quando pensi che però c’hai in ballo 30 anni di galera…”. Non si sa però se il giovane fosse effettivamente da solo o stesse parlando al telefono con qualcuno, naturalmente non in vivavoce.

C'è poi un'altra intercettazione abbastanza misteriosa. Sempio è sempre in automobile e, nel brogliaccio degli inquirenti, questa intercettazione è stata liquidata nei temi come “argomenti non attinenti” e “non udibile a causa dei rumori di fondo”. In effetti c'è della musica jazz insieme alle parole. L'indagato dice: “Quando vanno a guardare, loro vanno a vedere… foto, filmati, qualunque cosa… però… c’è qualcosa che non deve andare in giro ai giornalisti…”. I puntini di sospensione stanno per le frasi incomprensibili.

Un passo indietro: Chiara Poggi viene uccisa il 13 agosto 2007. Per il suo omicidio viene condannato nel 2015 il fidanzato Alberto Stasi. Tuttavia per tre volte viene indagato Andrea Sempio, amico del fratello della vittima Marco Poggi. Attualmente c'è un'inchiesta aperta che vede indagato l'ex pm Venditti, che nel 2017 archivio Sempio. Tutto gira intorno ad alcune verifiche effettuate dalla Guardia di Finanza su denaro ricevuto e prelevato in contanti dalla famiglia Sempio.

Per l'avvocato Antonio De Rensis, il quale segue Stasi, “ci sono molte cose che andavano approfondite” in merito alle intercettazioni. Il legale, ospite in trasmissione, ha commentato invece sull'inchiesta relativa alla presunta corruzione: “Un esempio velocissimo: se io devo sostenere delle spese dal dentista e pago a rate, se un famigliare mi aiuta, di solito, ogni volta che devo pagare mi dà dei soldi. Invece i 43mila sono arrivati tutti insieme e poi sono usciti, sempre in contanti, pian piano. È l’arrivo immediato che mi ha fatto riflettere. Poi sa, queste sono valutazioni”.

Sarebbero infatti 43mila euro i soldi che i Sempio avrebbero prelevato in contanti a seguito di alcuni prestiti di familiari. Nella loro casa è stato trovato inoltre anche un presunto pizzino con scritto “Venditti pm archivia 20.30 euro”. L'avvocato di Andrea Sempio, Massimo Lovati, ha spiegato a “Chi l'ha visto?” che i soldi prelevati si riferirebbero a spese legali, mentre il pizzino indicherebbe una “spesa per la copia degli atti”. Quando è stato incalzato sul fatto che il pizzino potrebbe indicare 20mila o 30mila euro, il legale è sbottato: “Chi l’ha detto? Qui c’è scritto 20-30, non 20mila-30mila”.

Tra le intercettazioni interessanti si possono segnalare anche quelle tra il maresciallo Spoto, che si occupava delle intercettazioni, e un ex avvocato di Sempio: i due parlano dell'indagato riferendosi a lui per nome di battesimo. Ce n'è un'altra invece in cui i genitori di Andrea, Giuseppe Sempio e Daniela Ferrari parlano di denaro in contanti. La madre chiede infatti al padre se abbia portato i soldi a qualcuno. La risposta di Giuseppe: “E figurati, Sono andato su per portargli i soldi, era l’unica cosa”. C'è una terza voce nell’intercettazione: “Il discorso è tra un po’ non risarà bisogno di andare tutte le settimane, perché tanto…”.

In un'altra intercettazione, sempre Giuseppe Sempio e Daniela Ferrari discutono di Venditti. Giuseppe spiega: “Non mi piaceva ‘sto Venditti”. Ferrari incalza: “Dicono che sia un antimafia di quelli bravi”.

La conclusione di Giuseppe Sempio è: “Sarà anche un antimafia, però due anni fermo, tre anni, ma… Però se ha fatto delle domande da parte nostra, da parte nostra…”. La trascrizione dell'ultima parte di questa intercettazione però manca nel brogliaccio.

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