È giallo sulla morte di Nunzia Cappitelli, 51 anni, trovata senza vita nella sua abitazione al civico 6 in piazza Sant'Alfonso a Piscinola, un quartiere di Marianella, in provincia di Napoli, venerdì 15 novembre. Secondo quanto emerge dalle prime informazioni, la donna era distesa a terra in soggiorno e presentava una profonda ferita alla testa. Accanto al corpo, sparsi sul pavimento, c'erano i cocci di una bottiglia rotta. Da qui l'ipotesi, ancora da confermare, che la donna sia stata aggredita da qualcuno e poi colpita con forza. Ad ogni modo, gli investigatori non escludono nessuna pista, neanche quella dell'incidente domestico.
L'allarme dato dal compagno
A dare l'allarme, ieri pomeriggio, è stato il compagno di Cappitelli. Sul posto sono intervenuti gli agenti dell'Ufficio prevenzione generale, quelli del commissariato di Chiaiano e i poliziotti della Squadra Mobile guidata da Giovanni Leuci. La casa appariva in ordine e non sono stati rilevati segni di effrazione a porte o finestre. La Scientifica ha lavorato senza sosta all'interno dell'abitazione, raccogliendo impronte e ogni eventuale traccia utile a ricostruire la dinamica del tragico evento.
Le denunce per maltrattamenti
Il compagno della donna, 21 anni, sarebbe stato sentito dagli investigatori. Come riporta il Corriere della Sera, l'uomo avrebbe raccontato ai poliziotti di essere entrato nell'appartamento di Cappitelli e di averla trovata senza vita sul pavimento. Una versione che sembra non aver convinto fino in fondo chi indaga. Dagli accertamenti investigativi è emerso che la vittima, con un matrimonio finito alle spalle, aveva denunciato il 21enne per maltrattamenti. A seguito della denuncia era stato attivato il Codice Rosso, come da prassi per i casi di violenza domestica, e al giovane sarebbe stato imposto il divieto di avvicinarsi alla donna.
"Era una donna tranquilla"
Gli abitanti di Piscinola sono sotto choc per quanto accaduto. Nunzia "era una persona tranquilla, che voleva integrarsi nella comunità parrocchiale", ha raccontato don Pasquale Fioretto, parroco della chiesa di San Giovanni e Sant'Alfonso. Amici e conoscenti descrivono la 51enne come una persona "buona", che si era "rimessa in piedi dopo la fine del matrimonio e voleva ripartire".
Proprio il suo recente passato è ora al centro delle indagini condotte dalla polizia e coordinate dalla procura di Napoli Nord. Quanto alle cause del decesso bisognerà attendere l'esito dell'autopsia, che sarà disposta nelle prossime ore.