Non si sa ancora se riuscirà a emergere qualcosa di nuovo dalla seconda autopsia sul corpo di Liliana Resinovich: i risultati sono attesi entro metà maggio 2024 e dovranno chiarire moltissimi dubbi. Uno in primis: quando è morta Lilly?
La donna è scomparsa la mattina del 14 dicembre 2021 da Trieste e il suo cadavere è stato ritrovato tre settimane più tardi nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico giuliano. È stato suicidio, omicidio o un incidente? È morta il giorno della scomparsa oppure a 60 ore dal ritrovamento, come ha stabilito la prima autopsia? Se è morta a ridosso del rinvenimento, dove è stata intanto? Gli inquirenti dovranno rispondere a tutti questi interrogativi fondamentali per giungere alla verità.
L’esame che dovrebbe stabilire l’epoca della morte è una nuova tecnica basata sulla presenza di microorganismi e proteine sul corpo, ovvero “parametri completamente diversi da quelli classici” che si stanno dimostrando più precisi per stabilire l’epoca della morte, come ha spiegato a Quarto Grado il generale dei Ris in pensione - oggi perito di parte nel caso - Luciano Garofano. I prelievi effettuati sul corpo di Lilly sono stati spediti all’estero e saranno analizzati con una tecnica statunitense sperimentale ma molto affidabile. “Ovviamente noi dobbiamo trovare la concordanza di tutti i consulenti, in particolare della professoressa Cristina Cattaneo - ha aggiunto Garofano, riferendosi all’esperta nominata dalla procura di Trieste -. Come gli insetti, i microorganismi che si trovano sul corpo hanno una sequenza di apparizione e crescita molto particolare, identificativa”.
Ospite in studio anche il vedovo della donna Sebastiano Visintin, che ha provato a rispondere alla nuova presunta testimonianza presentata da un’albergatrice al fratello di Liliana Sergio Resinovich. La donna aveva sottolineato come i rapporti di coppia non fossero idilliaci e che durante una discussione Sebastiano le avrebbe detto che quello della moglie era stato “un incidente”. “Mi ricordo bene questa discussione - ha detto Sebastiano, che fa risalire il dialogo a un anno e mezzo fa - lei era molto alterata e mi ha molto sorpreso. Per conto mio probabilmente è successo un incidente, forse qualcuno l’ha incontrata, l’ha fermata, magari lei si è presa paura. Lei era molto avanti con la sua immaginazione”.
Alle telecamere di Quarto Grado intanto,
l’“amico speciale” Claudio Sterpin ha lanciato un appello, affinché chi sappia qualcosa parli: “Io spero che ognuno si metta la mano sulla coscienza e dica quello che sa. Vale per tutti”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.