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Incendio nel magazzino cinese di Milano, identificato il presunto autore: è accusato di strage

Su di lui pende un'accusa di strage ed estorsione. Si tratterebbe di uno straniero, giovane e non di origini cinesi. Le ricerche sono estese a tutto il Paese

Incendio nel magazzino cinese di Milano, identificato il presunto autore: è accusato di strage
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A poco più di 10 giorni di distanza dall'incendio che ha ucciso i tre giovani nel magazzino dell'emporio cinese della periferia di Milano, le forze dell'ordine avrebbero identificato il responsabile. Gli investigatori hanno anche diffuso l'identikit del presunto attentatore, realizzato con l'intelligenza artificiale sulla base di testimonianze e racconti che sono stati raccolti dagli inquirenti. Ma, soprattutto, grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso la zona prima dell'incendio.

Sebbene non sia ancora stato individuato e fermato, quando verrà intercettato verrà accusato di strage ed estorsione. Nel rogo sono morti, perché intossicati dai fumi tossici che si sono propagati dalle fiamme, Yinjie Liu di 17 anni, la sorella Dong Jndan di 18 anni e Pan An di 24 anni. I ragazzi, tutti giovanissimi, erano arrivati a Milano dalla Cina pochissimi giorni prima dell'incendio. e mentre cercavano rifugio dalle fiamme hanno tentato di salvare anche il loro piccolo cane, che come loro è morto in conseguenza dell'esalazione dei fumi che si sono propagati dalle fiamme.

Nelle immagini, infatti, si vede questa persona, molto giovane, più vicina ai 20 che ai 30 anni, che sale sul lucernario del magazzino e versa all'interno dell'attività commerciale un accelerante di combustione. Stando ai rilievi effettuati dai Vigili del fuoco potrebbe trattarsi di una sostanza tipo "diavolina". Tracce di questo liquido sono state ritrovate durante i sopralluoghi vicino al cosiddetto punto d'innesco dell'incendio. Abbandonata, quindi, la pista colposa e l'incidente, ora resta aperta solo quella dolosa, per la quale ci sarebbe già un presunto movente, da ricercare in una tentata estorsione ai danni del titolare dell'attività commerciale. L'uomo che ha appiccato l'incendio, che non sarebbe di origine cinese, potrebbe avere a che fare con la richiesta di 20mila euro avanzata al titolare. Ancora non è chiaro se quella persona che si vede nelle immagini sia la stessa che ha minacciato con un coltello prima il padre del titolare e poi sua moglie.

Le ipotesi investigative sono ancora tante e non è escluso che chi ha appiccato l'incendio sia solo un esecutore e che dietro ci siano dei mandanti, magari un'organizzazione impegnata nel settore del

racket. Le ricerche dell'uomo ripreso dalle telecamere non sono concentrate su Milano ma sono estese a tutto il Paese, perché potrebbe essersi mosso in queste settimane ed essere arrivato ovunque.

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