
Quattro passi, insoliti, in metropolitana. Insoliti per più motivi. La linea Verde è ferma fra Cadorna e Garibaldi, chiuse le stazioni di Lanza e Moscova, per consentire i lavori di ristrutturazione. E poi perché non si cammina sulla banchina ma giù fra i binari. La saracinesca si apre in via eccezionale a Lanza. Sotterranei milanesi. Bui, con la luce che filtra come l'aria, appena appena. Il primo pensiero è di gratitudine per chi lavora qui sotto: 60 persone, a turno sulle ventiquatt'ore. Un cantiere previsto di 70 giorni è stato ridotto a 51. Il 7 settembre i treni riprenderanno a correre.
Curiosiamo fra le rotaie, va detto, in sicurezza. L'elmetto non serve ma gli scarponcini alti e rinforzati sì. Punta e suola sono a prova di chiodo. La suggestione fa il resto: siamo nella pancia della terra come speleologi provetti e ora anche il richiamo del cielo ha più senso. I dirigenti di Atm spiegano perché la linea è stata interrotta. «In genere sostituiamo i binari usurati durante la notte. Questa volta rinnoviamo integralmente le rotaie e la piattaforma che le ospita. Si rifà completamente la massicciata» ha spiegato il direttore Infrastrutture Massimiliano Riboli. Al momento è sottosopra la tratta in direzione Cologno, «quella opposta resta funzionante per trasportare i materiali da smaltire, durante la notte». Di cosa ci accorgeremo dal 7 settembre? Sicuramente degli ascensori (mamme con bebè e passeggeri in carrozzella o con valigie ringraziano...) che, in questa linea inaugurata il 3 marzo 1978, non erano previsti. E poi si viaggerà con meno scossoni e rumori. «Grazie a un materassino che attutisce le vibrazioni» hanno aggiunto gli ingegneri dopo aver mostrato le grosse viti che stanno per annegare nel calcestruzzo. L'effetto morbidezza dato del materassino si percepirà anche all'esterno, si sentirà meno frastuono in superficie. «E poi la ristrutturazione renderà più snelle le operazioni di manutenzione ordinaria, verranno sostituiti anche gli impianti di segnalazione». Dunque, avremo più sicurezza e più comfort.
Il tratto da rinnovare è lungo 1.200 metri. A conti fatti sono dieci anni che la linea Verde è oggetto di imponenti lavori. Nel 2015 si iniziò con l'impermeabilizzazione della galleria fra Piola e Lambrate. Nel 2019 rinnovando le diramazioni di Gessate e Cologno: 20 km di impianti, cavi, pali, sospensioni e linea aerea. Nel 2022, sempre fra Gessate e Cologno, sono stati sostituiti 20 km di binari. Nello stesso anno sono stati installati 15 ascensori a Cimiano, Vimodrone, Cassina de' Pecchi, Bussero, Gorgonzola e Gessate. Nel 2025 sono state posizionate le barriere acustiche tra Cimiano e Cascina Gobba e - entro la fine dell'anno - sarà messo anche un ascensore a Cimiano.
Atm sta gestendo un miliardo e 600 milioni per sistemare tutte le linee più datate, anche tramviarie. Dal 2022 oltre 300 milioni sono stati destinati alla Verde. È stato il direttore di servizio Amerigo Del Buono a spiegare perché è stata scelta l'estate per chiudere il tratto fra Lanza e Moscova: «Abbiamo cercato di individuare il periodo che desse disagio a meno persone. Nelle due settimane centrali di agosto i passeggeri dimezzano, nella prima e ultima calano del 40%. Pensiamo che uno dei due momenti più critici sia stato la settimana scorsa e che il prossimo sarà i primi giorni di settembre».
Nei primi sei mesi del 2025 sulla linea Verde hanno viaggiato oltre 50 milioni di persone.
Questa chiusura è stata annunciata come «non procrastinabile». «Di fatto - ha aggiunto il responsabile lavori Leonardo Messineo - un anno in più non avrebbe cambiato lo stato delle cose. Ma anche con questo margine, vedendo l'usura, abbiamo deciso per l'intervento».