Omicidio di Sharon Verzeni, genitori e fratelli sentiti dai carabinieri: cosa hanno detto

I familiari sono stati ascoltati in tutto per sei ore. Gli inquirenti stanno scavando nella vita privata e professionale della vittima per trovare ulteriori spunti d'indagine

Omicidio di Sharon Verzeni, genitori e fratelli sentiti dai carabinieri: cosa hanno detto
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Continuano senza sosta le indagini sull'omicidio ancora irrisolto di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa in strada a Terno d'Isola, paese di 8mila abitanti in provincia di Bergamo, la notte del 30 luglio scorso. Nella giornata di martedì 20 agosto sono stati ascoltati nuovamente dai carabinieri i genitori della vittima, Teresa e Bruno. Ieri pomeriggio, invece, ci sono state le audizioni del fratello della giovane, Cristopher Verzeni, e della sorella Melody con il marito Stefano Campana.

I genitori di Sharon

Teresa e Bruno Verzeni sono arrivati nella sede del Comando provinciale dei carabinieri di Bergamo attorno alle 14.30. Entrambi erano stati già sentiti come persone informate sui fatti nelle ore successive al delitto, subito dopo il rientro dall'Egitto, dove si trovavano in vacanza. Il colloquio è durato un paio d'ore. A quanto si apprende, al centro dell'audizione ci sarebbe stata la richiesta di ulteriori informazioni sulle abitudini e frequentazioni della figlia. Sono "doverosi approfondimenti per ricostruire nel dettaglio la vita della vittima", tagliano corto gli inquirenti senza aggiungere ulteriori dettagli in merito alle attività in corso.

La sorella e il fratello della vittima

L'obiettivo di chi indaga è quello di trovare ulteriori spunti investigativi. Motivo per il quale ieri pomeriggio sono stati sentiti - sempre come persone informate sui fatti - anche il fratello di Sharon, la sorella e il cognato. I tre interrogatori si sono svolti separatamente e sono durati in totale sei ore. La prima è stata Melody, con la quale sembra che i carabinieri si siano soffermati più a lungo. Non è escluso che le abbiano chiesto di eventuali confidenze raccolte nei giorni precedenti al delitto e altri dettagli sulla vita privata della sorella. Poi è stato il turno del fratello Cristopher, al quale Sharon era molto legata, e infine del cognato.

Le ipotesi sul delitto

Al momento, sul fronte investigativo non ci sono novità. La vita di Sharon non aveva crepe: una famiglia a cui era legatissima, un compagno col quale sarebbe presto convolata a nozze e un lavoro da barista in una pasticceria della zona. Pochi amici e un recente avvicinamento a Scientology a cui, però, gli inquirenti non sembrano dare peso.

Mentre si attendono riscontri interessanti dall'analisi della copia forense del cellulare della e dal confronto tra eventuali tracce di dna trovate sul corpo e i profili genetici prelevati ad alcuni residenti di via Castegnate, dove si è consumato il delitto. Al vaglio dei carabinieri ci sono anche i filmati dei sistemi di videosorveglianza della zona. Si cercano indizi ed eventuali testimoni oculari.

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