Cronaca nera

"Lì sei felice, qui non lo eri". L'ultima foto di Julia Ituma con Virginia Adriano

La lettera d'addio della ex compagna di squadra di Julia Ituma: "Il 18 settembre hai preso un treno e te ne sei andata. Avevi detto che eri stanca. Ho sbagliato a non accorgermi che qualcosa non andava"

Julia Ituma e Virginia Adria (foto da Instagram)
Julia Ituma e Virginia Adria (foto da Instagram)

"Mi manchi". Comincia così il commovente messaggio di Virgina Adriano, ex compagna di squadra e amica di Julia Ituma, la pallavolista dell'Igor Volley Novara precipitata da una finestra al sesto piano di un albergo di Istanbul lo scorso giovedì mattina. "Lì sei felice, qui non lo eri", si legge nel post a corredo della foto pubblicata su Instagram che ritrae le due ragazze strette in un tenerissimo abbraccio.

"Mi manchi"

Julia Ituma e Virginia Adriano erano state colleghe al Club Italia, squadra in cui la talentuosa pallavolista dell'Igor Volley Novara aveva militato per circa tre anni. Tra loro era nata un'intensa e sincera amicizia, che non si è interrotta neanche quando hanno deciso di intraprendere un percorso professionale diverso. "Mi manchi. Vorrei averti stretto più forte l’ultima volta che ti ho abbracciata - scrive Virginia nel post -. Vorrei che fosse meno lontana l’ultima volta che ti ho abbracciata. Vorrei poterla ricordare quando chiudo gli occhi e ti penso l’ultima volta che ti ho stretta tra le mie braccia. La vorrei ricordare nitida come ricordo i tuoi occhi e il colore della tua pelle, come ricordo il tuo profumo". Poi ricorda: "Mi piaceva tanto sentire il tuo profumo quando mi abbracciavi. Perché anche se non era una cosa tua anche tu mi abbracciavi. Non so se ti piacesse, se tu abbia mai voluto farlo. Ora non lo so, non lo so più. Se ti conosco forse non l’ho mai fatto abbastanza. Non ti ho mai conosciuta abbastanza, non ti ho mai ascoltata abbastanza, non ti ho mai capita abbastanza. Abbastanza. Tante cose forse non le ho fatte abbastanza. Che brutta parola, abbastanza. Significa che c’è qualcosa che manca. Qualcosa che ci sarebbe dovuto essere di più".

"Forse avrei dovuto chiamarti di più"

Nel lungo e commovente messaggio, Virginia racconta l'ultima volta che ha visto Julia: "Il 18 settembre hai preso un treno e te ne sei andata dicendomi che eri stanca. Il 18 settembre mi sono arrabbiata. E ho sbagliato a non accorgermi che qualcosa non andava bene. Ho sbagliato a non dirti che non mi importava e che anche quella volta ti avrei perdonata. Ho sbagliato ad aspettare te e non pensare che l’avrei rimpianto per tutta la vita. Ho sbagliato perché sarei dovuta venire, perché ti pensavo tutti i giorni. E mi mancavi…se mi mancavi. Però non sapevo, non credevo, che il 18 settembre sarebbe stato il nostro ultimo incontro. Non sapevo sarebbe stata l’ultima volta che ti avrei abbracciata". La chiosa è tanto straziante quanto intensa: "Vorrei averti stretto più forte l’ultima volta che ti ho abbracciata. - conclude Virginia - Ma non mi dimenticherò di farlo quando ti rivedrò. Ti abbraccerò fortissimo. Piangerò quando ti rivedrò. Ma ora sorrido perché so che sei felice. Lì sei felice. Perché qui non lo eri. E hai preferito andare lì. Ma se lì sei felice abbastanza allora va bene così. Se lì sei felice e sorridi allora sorrido anche io qui e mi ricordo di te quando qui sorridevi anche tu. Ti amo.

Tua, Neve".

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