Triplice omicidio di Paderno Dugnano, confessa il figlio 17enne: "Ho ucciso tutti io"

Inzialmente a dare l'allarme è stato il figlio 17enne, che dopo ore di interrogatorio ha confessato di aver ucciso padre, madre e fratello minore

Triplice omicidio di Paderno Dugnano, confessa il figlio 17enne: "Ho ucciso tutti io"
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L'ennesima strage familiare: tre corpi senza vita, un coltello insanguinato. Quello che si è palesato agli occhi degli investigatori giunti in un appartamento di via Anzio a Paderno Dugnano è difficile anche da raccontare. Sono stati trovati nella notte tra sabato e domenica riversi a terra in una pozza di sangue. Le vittime sono un uomo di 51 anni, una donna di 49 e il loro figlio di 12 anni. Ad ucciderli è stato il figlio di17 anni, che dopo ore di interrogatorio, ha confessato di avere ucciso i genitori e il fratello di 12 anni. Il ragazzo è ritenuto responsabile dell'omicidio dei propri genitori e del fratello minore, è stata anche rinvenuta l'arma utilizzata per il delitto, un coltello da cucina, sottoposto a sequestro.

Le tre vittime

Il padre cinquantunenne si chiamava Fabio Chiarioni e aveva compiuto gli anni poche ore prima di essere ucciso, il 31 agosto. La madre Daniela Albano non aveva ancora compiuto 49 anni. Il secondogenito Lorenzo aveva già compiuto 12 anni. Fabio e Daniela erano sposati dal 2 giugno 2005. Fabio Chiaroni era titolare dell'impresa Vmf Costruzioni tecnologia edilizia. Le vittime sono state trovate tutte nella stanza da letto del 12enne, con addosso l'abbigliamento da notte.

Le indagini sul delitto: "Venite, ho ucciso papà"

Subito sono scatte le indagini sul luogo della tragedia. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del comando provinciale di Milano, coordinati dalla procura di Monza competente territorialmente. Le forze dell'ordine sono state chiamate proprio dal più grande dal 17enne. "Ho ucciso mio papà, venite". Le indagini, sfociate nelle dichiarazioni autoaccusatorie del ragazzo, hanno consentito una prima ricostruzione degli eventi a cui seguiranno ulteriori approfondimenti istruttori. Il giovane, interrogato dai carabinieri in caserma, ha ricostruito quello che è successo. Secondo la prima versione fornita agli investigatori sarebbe entrato nella camera del fratello minore richiamato dalle grida e avrebbe dichiarato di aver visto il padre su una sedia con il coltello accanto e i corpi del fratellino nel letto e della madre a terra. Da lì sarebbe scoppiato il raptus verso il padre, tesi poi smontata dalle dichiarazioni stesse del diciassettenne.

L'interrogatorio

E così dopo ore di interrogatorio, davanti ai carabinieri, il ragazzo è crollato dichiarando di averli uccisi tutti lui, mentre nella prima versione dei fatti aveva raccontato agli inquirenti di aver ucciso soltanto il padre. Amici di famiglia dicono che il ragazzo non faccia uso di droghe o stupefacenti e che in passato non ci sarebbero stati mai attriti tra padre e figlio.

Il coltello insanguinato

L'arma del delitto sarebbe stata notata sotto un'auto. "Papà, non hai visto il coltello insanguinato sotto la macchina?", avrebbe chiesto stamattina intorno alle 5 il figlio di un vicino di casa. A raccontarlo ai cronisti è stato il genitore del ragazzo.

Nel parco giochi davanti alla casa si sono radunate alcune persone che vivono qui. "Speriamo che sia stato il figlio per difendere la madre, è l'ipotesi migliore nella tragedia", dice una donna. Ipotesi che adesso sono state smentite dai fatti

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