
La Procura di Milano ha aperto un nuovo fascicolo per indagare su eventuali sottovalutazioni del percorso carcerario di Emanuele De Maria, il killer evaso che si è suicidato gettandosi dal Duomo, dopo aver ucciso Chamila Wijesuriya e quasi ucciso un collega dell’hotel in cui lavorava in permesso.
Il pm Francesco De Tommasi studia le relazioni del carcere di Bollate e ricostruisce eventuali omissioni nelle ore di lavoro esterno da parte del 35enne. Ha inoltre acquisito tutte le valutazioni che sono state redatte da quando l’uomo, in carcere per un femminicidio, ha avuto accesso al lavoro esterno secondo l’articolo 21 della legge sull’ordinamento penitenziario. Un accesso al lavoro esterno dopo aver scontato cinque dei 14 anni e 3 mesi di condanna definitiva per omicidio (con rito abbreviato), come prevedono le norme. Durante il lavoro esterno il detenuto è tenuto a seguire una serie di prescrizioni su mezzi da utilizzare per raggiungere il lavoro, orari di rientro in carcere, comportamenti con i colleghi e puntualità che pesano - insieme alle relazioni delle psicologhe - sul suo percorso in vista della piena libertà. Se ieri nel comunicato della Corte d’appello e del Tribunale di sorveglianza si fa riferimento a un «percorso carcerario che si è mantenuto sempre positivo anche durante i due anni di lavoro presso l’albergo Berna» di via Napo Torriani, è proprio su questi 24 mesi che la Procura cerca di fare luce per capire se qualche «sottovalutazione » si sia verificata. Era stata la direzione di Bollate a chiedere alla Sorveglianza l’autorizzazione per il lavoro alla reception dell’albergo, data la sua conoscenza delle lingue. Struttura che venerdì scorso quando il 35enne non si è presentato ha fatto scattare subito l’allarme.
Sulle discussioni all’interno dell’hotel, che potrebbero essere avvenute, ma mai comunicate né ai vertici dell’albergo né al carcere, la Procura e la polizia hanno già iniziato a indagare sentendo i colleghi, tra cui l’uomo ferito e ricoverato al Niguarda. Le indagini vogliono accertare che nessun segnale sia stato ignorato, anche per evitare che questo episodio metta in discussione lo strumento del lavoro esterno per la rieducazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.