Cronaca nera

Si ubriaca e devasta la chiesa: la follia dello straniero

Una pregiudicato straniero è stato denunciato per danneggiamento aggravato: in preda ai fumi dell'alcol, è entrato nel duomo di Portoferraio (Toscana) rompendo le teche di vetro degli altari e sradicando le telecamere di sorveglianza

Una delle teche danneggiate dal quarantenne pregiudicato
Una delle teche danneggiate dal quarantenne pregiudicato

Si è introdotto in una delle chiese più importanti dell'isola, in evidente stato di alterazione a causa dell'assunzione di alcool. E una volta entrato, non ha esitato a scagliarsi senza alcuna spiegazione contro gli oggetti sacri e profani che gli si paravano davanti, rompendo le teche in vetro degli altari e sradicando persino alcune telecamere presenti nell'edificio.

Protagonista della vicenda avvenuta in Toscana è un cittadino straniero di 40 anni, pregiudicato, che dovrà adesso rispondere dell'accusa di danneggiamento aggravato. A rendere noto l'accaduto è stato il comando provinciale dei carabinieri di Livorno, ricostruendo la dinamica dei fatti. L'episodio in questione si è verificato a Portoferraio (sull'isola d'Elba) nelle scorse ore: l'extracomunitario, dopo aver consumato diverse bevande alcoliche, avrebbe fatto il suo ingresso nel Duomo della Natività della Beata Vergine Maria.

Si tratta della chiesa principale di quella parte dell'isola toscana, il cui nucleo originale venne edificato nel '500 (durante il governo di Cosimo I de' Medici) che ospita tra l'altro diverse opere dell'epoca. L'uomo, a quanto pare, non si era però recato in chiesa né per pregare né per fermarsi ad ammirare i dipinti e il crocifisso ligneo risalente al '600: di punto in bianco, si sarebbe invece diretto verso i due altari minori, distruggendone le teche in vetro. Una volta portato a termine questo gesto, ormai totalmente fuori di sè, è andato verso l'altare principale per afferrare gli oggetti sacri, gettandoli a terra con violenza. Anche se in quel momento ha forse iniziato a rendersi conto di quel che stava combinando, visto che la sua attenzione è stata presto calamitata dalla presenza delle telecamere del circuito di videosorveglianza: dopo essersi accorto di essere ripreso, ha sradicato gli apparecchi per uscirne dal campo visivo e li ha lasciati in un angolo più nascosto del luogo di culto.

Avrebbe con tutta probabilità continuato a danneggiare l'immobile, se un cittadino non si fosse accorto di quel che stava accadendo dentro la chiesa. Quest'ultimo ha provveduto ad allertare i militari dell'Arma, informandoli della criticità riscontrata e sollecitando l'invio di una pattuglia. Gli operatori sono quindi intervenuti per calmare lo straniero, fermandolo ed inducendolo a desistere dal suo intento. Per aver gravemente danneggiato e vilipeso un luogo di culto, generando anche un particolare stato di agitazione nei confronti dell’anziano parroco e di numerosi parrocchiani successivamente accorsi, l’uomo è stato infine denunciato alla procura della Repubblica di Livorno.

Rischia fino a due anni di reclusione.

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