È una storia che ha dell’assurdo quella accaduta venerdì pomeriggio ad un capotreno dipendente di Trenitalia mentre era a lavoro su un convoglio regionale da Benevento a Napoli.
L’uomo è stato aggredito, sequestrato in uno scompartimento vuoto e minacciato di morte da un 59enne in cerca di vendetta. Da quanto si è scoperto in seguito, l'aggressore ha voluto “punire” il ferroviere per una vecchia questione risalente addirittura a due anni fa. Nel 2016, infatti, l’assalitore era stato multato dallo stesso capotreno perché non in possesso del regolare titolo di viaggio ed era stato, inoltre, denunciato per violenza e minacce a pubblico ufficiale per aver reagito con violenza alla sanzione.
Un’onta, questa, che l’uomo non è riuscita a dimenticare nonostante il tanto tempo trascorso. E così venerdì scorso, probabilmente dopo aver incontrato per caso il suo nemico sul convoglio, è scattata la rappresaglia. Il vendicativo malfattore, avuto di fronte colui che disprezzava così profondamente, gli ha prima sbarrato il passo e poi lo ha afferrato per il collo conducendolo in uno scompartimento senza altri passeggeri dove lo ha minacciato con un coltello.
La situazione sembrava ormai volgere al peggio per il dipendente di Trenitalia ma il fato ha steso la sua mano benigna in difesa della povera e innocente vittima, colpevole di aver fatto solo il suo dovere.
Il treno, infatti, era quasi arrivato nell’affollata stazione di Napoli Centrale e per evitare di farsi catturare, l'aggressore ha tentato di dileguarsi dopo essersi cambiato la maglietta per non farsi riconoscere.
Il suo tentativo
è stato vanificato dall’intervento di pattuglie della Polizia Ferroviaria distribuite agli ingressi della stazione. L'uomo, così, è stato tratto in arresto per il reato di sequestro di persona mediante violenza e minacce.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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