Cronache

La Pausini rompe il silenzio: “Ecco perché non ho cantato Bella Ciao

La cantante costretta a giustificarsi per non aver cantato il brano idolatrato dalla sinistra: "Non volevo essere strumentalizzata, purtroppo non è stato così"

La Pausini rompe il silenzio: “Ecco perché non ho cantato Bella Ciao”

Di fronte alle polemiche ha dovuto cedere. Quasi indotta a farlo, per non finire travolta dal manicheismo strumentale di chi butta tutto in politica. Laura Pausini si è vista costretta a giustificarsi: a spiegare perché si fosse rifiutata di intonare "Bella Ciao" in tv. Come se quella sua scelta fosse stata una sorta di oltraggio all'inno della Resistenza idolatrato dalla sinistra. "È una canzone molto politica e non voglio cantare canzoni politiche", aveva lì per lì affermato la popstar su un'emittente spagnola che la ospitava. Ma le critiche non erano mancate e la popolare interprete si era ritrovata addirittura a essere accusata di simpatie fasciste.

Perché tutto il mondo è paese e funziona così: se non ti adegui a un certo conformismo (anche musicale), finisci nel tritacarne. Travolta dall'indignazione, dopo qualche giorno di silenzio la Pusini ha deciso di ritornare sull'episodio e di precisare le proprie ragioni. Lo ha fatto sui social, con un comunicato bilingue, in italiano e in spagnolo. "Volevo esporre il mio punto di vista dopo le polemiche di questi giorni. In una situazione televisiva estemporanea, leggera e di puro intrattenimento, ho scelto di non cantare un brano inno di libertà ma più volte strumentalizzato nel corso degli anni in contesti politici diversi tra loro", ha spiegato la cantante. Poi, l'ulteriore sottolineatura: "Come donna, prima che come artista, sono sempre stata per la libertà e i valori ad essa legati. Aborro il fascismo e ogni forma di dittatura. La mia musica e la mia carriera hanno dimostrato i valori in cui credo da sempre".

Spiegazioni che in realtà nemmeno sarebbero state necessarie. L'attribuire alla cantante un retropensiero ideologico di matrice fascista per il solo fatto di non aver cantanto una canzone era già di per sé una follia. "Volevo evitare di essere trascinata e strumentalizzata in un momento di campagna elettorale così acceso e sgradevole, purtroppo non è stato così. Rispetto il mio pubblico e continuerò a farlo, con la libertà di scegliere come esprimermi", ha aggiunto l'artista italiana, concludendo così il proprio messaggio chiarificatore.

A rendere il tutto ancor più surreale è peraltro il fatto che l'intera polemica sia avvenuta in un momento in cui, in Italia e all'estero, ci sono cantanti che dichiarano esplicitamente le loro simpatie politiche.

Il fatto che queste ultime siano però vicine alla sinistra fa sì che i suddetti artisti debbano essere considerati immuni da critiche.

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