Coronavirus

Abruzzo, nasce nuova "zona rossa": chiusi altri 6 Comuni. "Qui c'è un altro focolaio"

L'Abruzzo si blinda: 5 comuni diventano "zona rossa". L'ordinanza firmata dal presidente della Regione, Marco Marsilio, entrerà in vigore a partire dalla mezzanotte di mercoledì 18 marzo

 Abruzzo, nasce nuova "zona rossa": chiusi altri 6 Comuni. "Qui c'è un altro focolaio"

Il coronavirus avanza, a passo più o meno sostenuto, in tutte le Regioni d'Italia lasciando dietro di sé una preoccupante scia di contagi. Da qualche giorno, ormai, il Covid-19 ha varcato anche i confini dell'Abruzzo con una stima di 229 positivi e 6 decessi. La provincia in maggiore sofferenza è quella di Pescara, dove ad oggi si registrano ben 38 casi che fanno riferimento direttamente alla città; seguono i focolai già noti di Penne con 20 casi e Città Sant’Angelo con 11. I casi in totale sono 138. Critica anche la situazione di Ortona, nel Teatino: i positivi sono arrivati ormai a quota 13 su un totale di 41. Nel complesso, le province di Pescara e Chieti assommano 179 casi sui 229, con focus particolare nell’area vestina e, da qualche giorno, anche in quella metropolitana Pescara-Montesilvano.

Alla luce dei dati raccolti, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha firmato un'ordinanza che prevede l'istituzione di una zona rossa comprensiva di ben 5 comuni. Il provvedimento, che entrerà in vigore a partire dalla mezzanotte di mercoledì 18 marzo, include le cittadine di Castel Messer Raimondo, Arsita, Bisenti, Montefino e Castilenti.Insertita anche Elice (Pescara) ma non Penne, l'altro Comune del Pescarese, perché registrerebbe dati non sufficienti per essere inserito nella zona rossa.

Nel corso della videoconferenza con il ministro Boccia - ha spiegato il presidente della Regione alle pagine de Il Centro.it- prima di me, la questione relativa a nuove zone rosse o provvedimenti restrittivi è stata sollevata dalla Regione Molise. Prima che io intervenissi, il ministro ha ribadito l’avviso contrario del governo, salvo provvedimenti più restrittivi con fondamento scientifico, anche alla luce delle impossibilità di gestire con le forze dell’ordine la richiesta di centinaia di Comuni. Ho spiegato al ministro che il provvedimento da adottare ha basi scientifiche e argomentazioni supportate dalle relazioni delle Asl e dalla richiesta unanime del territorio. Non c’è stata nessuna replica da parte del governo, nessuna risposta esplicita, per cui ho deciso di procedere non potendo attendere oltre. Spero che il governo apprezzi che l’ordinanza si basa su relazioni medico scientifiche, evidenze e urgenze rappresentate non da una, ma da due Asl.

Ai cittadini delle zone interessate rivolgo la raccomandazione di massima collaborazione per uscire al più presto da questa difficile situazione”.

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