Cronache

Abusi sessuali in Germania, un rapporto tira in ballo Ratzinger

Joseph Ratzinger è stato chiamato in causa in Germania per "comportamenti non corretti" legati a presunti casi di abuso. Ma l'emerito respinge ogni addebito

Abusi sessuali in Germania, un rapporto tira in ballo Ratzinger

L'ex pontefice tedesco Joseph Ratzinger compare all'interno di un rapporto relativo al dramma della pedofilia in Germania. Il dossier, che sarebbe stato creato quantomeno su input dell'Ecclesia, riguarda nello specifico quanto sarebbe avvenuto nell'arcidiocesi di Monaco e di Frisinga dalla fine della guerra sino a quasi i giorni nostri. La sede ecclesiastica analizzata è quella in cui proprio il teologo tedesco è stato incaricato in principio di carriera.

Stando a quanto ripercorso dall'Adnkronos, Ratzinger sarebbe stato tirato in ballo per "comportamenti scorretti". Il rapporto conterrebbe notizie sul fatto che Benedetto XVI abbia "minimizzato" o "negato", così come si legge sulla fonte sopracitata, quattro casi di abusi. Vale la pena sottolineare sin da subito come l'ex pontefice abbia rispedito al mittente qualunque accusa o addebito inerente a quanto gli sarebbe contestato per mezzo di una dichiarazione scritta.

Ma non c'è soltanto il nome dell'ex pontefice tedesco: nel dossier verrebbero riportati anche comportamenti "scorretti" che sarebbero addebitabili a due cardinali. Uno dei due alti ecclesiastici tirati in ballo è il cardinale ultraprogressista Reinhard Marx. Premesso questo, viene segnalato pure come il legale del rapporto consideri non credibile la presa di distanza di Benedetto XVI. Il virgolettato riportato definisce la smentita come "poco credibile".

E questa è una vicenda che, almeno in linea temporale, rischia di legarsi ad un'altra. Già qualche settimana fa, in terra teutonica era stato fatto il nome dell'ex Papa in relazione a delle presunte coperture o comunque non interventi che avrebbero avuto luogo tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta.

Quanto era trapelato su Die Ziet qualche settimana fa, invece, raccontava di come Ratzinger non avesse fermato un sacerdote che si sarebbe reso responsabile di ben 23 casi di abusi ai danni di minori.

Il segretario personale di Benedetto XVI, monsignor Georg Gaenswein, aveva già commentato la faccenda, prendendo le distanze dallo scenario descritto.

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