Ogni anno finiscono su internet 50mila nuove immagini che vanno ad alimentare la squallida industria dell'abuso sessuale. I dati sono forniti dalle Nazioni Unite (Office on Drugs and Crime). Ma ci sono altri aspetti inquietanti: all'interno dell'apparente tranquillità delle mura domestiche possono nascondersi paura e indicibili sofferenze. I ragazzi lo sanno e si sentono nel mirino. Come emerge da una ricerca del 2016 condotta da Telefono Azzurro e Doxa Kids (su un campione di 600 teenager 12-18enni e 600 genitori italiani), uno su tre pone il diritto alla protezione da violenze e abusi fra quelli più violati.
Nati con lo smartphone in mano e passati, con le loro famiglie, dalla fase della grande crisi economica, gli under 18 di oggi si confrontano con una realtà più difficile che in passato e sono convinti che la propria generazione sia particolarmente esposta ai pericoli dell'abuso e del maltrattamento. Un'altra preoccupazione è il diritto alla crescita sana e alle cure migliori, a pari merito con quello a non essere discriminati per la propria nazionalità. Seguono i timori sulle pari opportunità fra maschi e femmine, il diritto all'istruzione, all'ascolto, alla famiglia, al gioco. E se spesso il nemico dell'infanzia serena è dentro casa, la diffusione di Internet allarga alla realtà virtuale la geografia dell'infanzia violata.
Cyberbullismo, sexting (scambio o condivisione di immagini, testi e video sessualmente espliciti), adescamenti sul web sono un problema senza confini: se in Gb il numero di emergenza Childline Uk riceve 1.200 contatti l'anno per sexting e 7 mila Sos per adescamento online, in Italia il 10,2% dei casi gestiti dal Telefono Azzurro in tema di problematiche con Internet riguarda ancora una volta il sexting, e il 27,1% gli adescamenti online da parte di un adulto su un minore. Secondo l'indagine il 3% dei 12-18enni intervistati ha un'amica o un amico che sono stati minacciati da qualcuno di mettere in rete foto e video privati. Nella vita reale è la crisi che ha segnato molte famiglie e colpito l'attenzione dei più piccoli. Ancora una volta i ragazzi hanno percepito i cambiamenti: più di uno su due afferma che la propria famiglia ne ha risentito, c'è poi un 19% che ha osservato un inasprimento dei rapporti fra i genitori e un 10% un aumento dei conflitti tra genitori e figli. Aspetto da non sottovalutare, secondo gli esperti, alla luce di studi internazionali che ipotizzano un legame anche tra difficoltà economiche e violenza per esempio fra partner.
L'indagine evidenzia anche come a ogni età corrispondano diverse preoccupazioni: mettendo a confronto le paure di genitori e figli, se il timore più grande per il 37% dei ragazzi risulta quello di non trovare un lavoro da grandi (condiviso con il 28% degli
adulti), i genitori sembrano più preoccupati dall'aggressività di coetanei (il 66% teme che il figlio finisca in un brutto giro di amicizie, contro il 28% dei figli) e abuso di alcol e droghe (71% contro il 9% dei ragazzi).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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