Aderenza alle terapie per i pazienti diabetici

Sono quasi 4milioni le persone con diabete, nel nostro Paese. Più che raddoppiate rispetto a 30 anni fa. Ma il numero potrebbe essere molto più alto, se si considera che un caso su quattro, sfugge alla diagnosi. In totale dunque, gli italiani che soffrono di malattia diabetica, si attestano a circa 5milioni. Le stime arrivano dall'ultimo «Rapporto Arno Diabete 2015», nato dalla collaborazione tra la Società italiana di diabetologia (Sid) e il Cineca. E mentre la malattia dilaga, assumendo sempre più proporzioni epidemiche, il panorama terapeutico si fa sempre più articolato. Nuovi farmaci, efficaci, sicuri e semplici da assumere, segnano un importante passo in avanti, nella terapia del diabete di tipo2. Ma il loro uso, è ancora molto limitato. Se n'è parlato in occasione della Giornata mondiale del diabete, celebrata il 14 novembre. «Nel caso di patologie croniche non guaribili, come il diabete, la prescrizione di un farmaco, di regimi dietetici, di attività fisica, non sono sufficiente a garantire aderenza alle terapie e ad evitare complicanze», spiega Agostino Consoli, ordinario di endocrinologia all'università di Chieti-Pescara. «Più semplici e più tollerabili sono le terapie e più sarà facile per il paziente incastrarle nella propria vita, senza doverne subire troppo il peso». In questo senso «I farmaci innovativi oggi a disposizione, senza dubbio hanno rivoluzionato la terapia del diabete di tipo2», aggiunge Consoli precisando che le molecole a somministrazione orale, una sola volta al giorno, come sitagliptin, inibitore dell'enzima DPP-4 (classe delle incretine). Oltre al buon profilo di sicurezza e tollerabilità, diminuiscono il rischio di ipoglicemia (l'abbassamento eccessivo dei livelli di glucosio nel sangue) e di aumento del peso». Risalgono a più di 20 fa i primi studi clinici realizzati da Msd su sitagliptin, il primo degli inibitori dell'enzima DPP-4. Medicinali oggi sottoposti a test di sicurezza cardiovascolare.