Affidano il figlio ai medici, muore in ospedale per un'influenza

La febbre, il ricovero in rianimazione, il coma e poi il decesso. Si indaga su un nuovo caso di malasanità in Sicilia

Affidano il figlio ai medici, muore in ospedale per un'influenza

Sembrava una banale influenza, ma per un 13enne la febbre si è rivelata fatale.

È morto in ospedale un giovane siciliano, dopo il ricovero di sei giorni nel reparto di rianimazione dell'Umbero I, a Enna, senza che ai familiari sia stata comunicata una diagnosi.

È quanto sostenuto dalla denuncia presentata questa mattina alla Procura della Repubblica. Martedì scorso era sotto le cure dei genitori, a casa, quando Calogero Tropea - questo il nome del ragazzo - è stato trasportato in ambulanza in ospedale, perché la temperatura corporea continuava ad aumentare ed erano sopravvenute le convulsioni.

Il giorno dopo il ricovero del figlio in rianimazione solo a fini precauzionali, i genitori sarebbero venuti a sapere da un'infermiera che il ragazzo era entrato in coma.

Ieri, invece, un'ora prima della morte del ragazzo, alla madre e al padre era stato detto che dalle analisi risultava che i valori si erano normalizzati, mentre intorno alle 19.30 ai due è stato comunicato il decesso del figlio.

Il

legale che sta assistendo i genitori ha chiesto al magistrato il sequestro della cartella clinica e della documentazione ospedaliera, sottolineando come in sei giorni di ricovero nessuna diagnosi è stata data alla famiglia.

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