Cronache

Aggredì le vigilesse e il direttore della Caritas: espulso il rifugiato violento

Un nigeriano 29enne con permesso di soggiorno per motivi umanitari ha patteggiato una condanna a 8 mesi con la condizionale e verrà espulso: è stato condannato per aver aggredito due agenti della polizia locale di Perugia

Una volante della polizia locale di Perugia
Una volante della polizia locale di Perugia

Otto mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena, per dare attuazione al provvedimento di espulsione dal territorio italiano emesso dal prefetto di Perugia nei suoi confronti. Questa la condanna del giudice del tribunale del capoluogo umbro comminata a un uomo di 29 anni originario della Nigeria, che godeva dello status di rifugiato in quanto in possesso di regolare permesso di soggiorno rilasciato per motivi umanitari.

Il protagonista di questa storia balzò all'attenzione delle cronache poco più di un mese fa, quando si presentò presso gli uffici amministrativi del nucleo di polizia locale in cerca di informazioni circa i suoi diritti di rifugiato e aggredì due vigilesse di turno allo sportello ree a suo avviso di non avergli fornito risposte sufficientemente esaurienti. E a quel punto, lo straniero diede in escandescenze, aggredendo fisicamente entrambe le interlocutrici e causando loro diverse contusioni a suon di calci e pugni (tali da richiederne il ricovero presso l'ospedale cittadino). Solo l'intervento di altri agenti evitò che la situazione degenerasse ulteriormente e il nigeriano venne arrestato in attesa del processo nel quale ha dovuto rispondere delle accuse di lesioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale (oltre che dell’accusa di danneggiamento).

A seguito di ulteriori accertamenti effettuati sul suo conto dagli investigatori nelle settimane successive ai fatti, è emerso come il giovane non fosse nuovo ad aggressioni del genere e che tendesse evidentemente a perdere le staffe con facilità: pochi giorni prima del caso che gli è stato contestato infatti, secondo i media locali l'africano avrebbe aggredito persino il direttore della struttura della sezione perugina della Caritas che lo stava ospitando. E anche in quel frangente, avrebbe perso la pazienza per una discussione nata per futili motivi, sino ad indurlo ad aggredire la persona che tentava di agevolare il suo inserimento in una società per lui nuovo, dopo essere fuggito dal proprio Paese.

Un precedente che con tutta probabilità ha in qualche modo inciso anche sulla sentenza del giudice Serena Ciliberto del Tribunale di Perugia: la misura cautelare disposta a carico dello straniero è stata alla fine revocata, visto che il magistrato ha accolto la richiesta di patteggiamento presentata dal suo legale. Ma dagli atti processuali è emerso un provvedimento di espulsione della prefettura che lo riguarda.

E alla luce di tutto ciò, l'aggressore verrà pertanto espulso: sarà quindi accompagnato alla frontiera dalle forze dell'ordine, da dove dovrà partire di nuovo alla volta dell'Africa.

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