È stato chiesto il rinvio a giudizio per la 44enne Monica Laera, moglie del boss barese Lorenzo Caldarola ritenuto vicino ai vertici del clan mafioso del capoluogo pugliese Strisciuglio. La richiesta della Procura nei confronti della donna, colpevole dell'aggressione ai danni della giornalista Rai Maria Grazia Mazzola, vede contestati i reati di lesioni personali e minacce con l'aggravante mafiosa. L'increscioso episodio avvenne il 9 febbraio dello scorso anno durante la registrazione di un servizio sul quartiere Libertà. La cronista del Tg1 cercò di intervistare l'accusata nei pressi di un'abitazione, a poca distanza dalla parrocchia del Redentore. In particolare Mazzola chiese informazioni sui procedimenti penali in corso nei confronti del figlio Ivan, all'epoca minorenne. Infastidita dalle domande, Laera avrebbe prima minacciato pesantemente la giornalista e poi l'avrebbe colpita al volto con un pugno, con tale violenza da rendere necessario il trasporto al Pronto Soccorso dell'aggredita. Tramite i legali Giancarlo Chiariello e Attilio Triggiani, la moglie del boss dichiarò di aver semplicemente allontanato l'inviata per un braccio, dopo averla pregata più volte di andare via.
Una versione questa smentita dalla diretta interessata e dalle microcamere indossate che immortalarono i momenti dell'aggressione. Immediato fu lo sdegno di Monica Maggioni, direttore generale della Rai, che definì l'episodio un tentativo di intimidazione dell'informazione del servizio pubblico. Una condotta esecrabile aggravata dal metodo mafioso e tesa all'affermazione del controllo del territorio, come si legge nell'imputazione. Secondo i pm la 44enne avrebbe approfittato del suo status di moglie del boss Caldarola, quest'ultimo detenuto al tempo del fatto e già condannato in due occasioni per associazione di tipo mafioso.
Potrebbe finire nei guai anche la consuocera di Laera, la 59enne Angela Ladisa accusata di oltraggio a pubblico ufficiale. Il prossimo 16 maggio si terrà l'udienza preliminare dinanzi al gup del Tribunale di Bari per capire se effettivamente si andrà a processo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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