
Un altro carrozzone pubblico in Puglia sulle spalle di un'Italia, e soprattutto di un Sud, in difficoltà. Una piccola casta, quella degli operai forestali, che solo per rimborso spese costa 3 milioni di euro l'anno ai cittadini.
A tutelarli c'è l'Arif, l'Agenzia regionale per le attività Irrigue e Forestali. Il suo compito è quello di difendere il patrimonio forestale pugliese attraverso la salvaguardia delle foreste, il rimboschimento, la diffusione e la conservazione della biodiversità.
Ma sembrerebbe essere anche un corpo d'elite. Infatti, quella del corpo forestale è l'unica categoria ad essere rimborsato anche per andare al lavoro ogni mattina, come rende noto la Gazzetta del Mezzogiorno.
A quanto pare dal 2012 è in vigore un contratto che prevede, in caso di uso di un mezzo di spostamento collettivo per andare a lavoro, il corrispettivo per il rimborso chilometrico di andata e ritorno.
Un contratto, a quanto pare, contrario alla spending
review e che dovrebbe aggiornarsi con sostanziosi tagli. Ma la questione presenta un'anomalia, perché gli operai forestali non sono dipendenti pubblici, ma privati, nonostante abbiano rimborsi spese con i fondi della Regione.
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