Fumata bianca

"Preparavano il conclave...". Trame anti Bergoglio in Vaticano

Parlando con i gesuiti slovacchi, papa Francesco svela l'esistenza di una trama contro di lui. Si tratta, con buone probabilità, di un caso che farà storia

 "Preparavano il conclave...". Trame anti Bergoglio in Vaticano

La denuncia è di quelle destinate a passare alla storia. Gli elementi ci sono tutti. C'è un Papa, peraltro eletto dall'ultimo conclave in una situazione atipica per la Chiesa cattolica, cioè per via delle improvvise dimissioni di un successore di Pietro che ha preferito la vita contemplativa, c'è un ricovero altrettanto inaspettato, dunque un'operazione, e c'è una trama tessuta ad arte.

Non che in Vaticano siano nuovi a conciliaboli e segreti, ma in questo caso la questione è un po' più delicata e sensibile del consueto. Sì, perché Jorge Mario Bergoglio, il pontefice della "Chiesa in uscita", è venuto fuori allo scoperto, dichiarando qualcosa che, in termini di prassi e dottrina ecclesiastica, non dovrebbe filtrare liscia come l'acqua di rose.

Il vescovo di Roma, recatosi in visita apostolica in Ungheria e Slovacchia, ha avuto modo di tenere il consueto incontro con i suoi confratelli gesuiti. E, come sempre, La Civiltà Cattolica, storica rivista gesuitica diretta da padre Antonio Spadaro, che è considerato lo "spin doctor" del vertice dell'Ecclesia, presenta la cronaca del summit tra il primo Papa gesuita della storia e i seguaci di Sant'Ignazio di Loyola che operano nella nazione in cui Francesco atterra. Succede spesso e, con la stessa cadenza temporale, il Papa si lascia andare a considerazioni intimistiche, per usare un termine improprio, che spiegano quale sia la situazione vissuta nei sacri palazzi. Ma questa volta - come premesso - siamo forse dinanzi ad un unicum della storia recente.

Stando a quanto ripercorso dall'Agi, del resto, il Santo Padre Francesco, riferendosi pure al suo stato di salute - ricorderete di come il Papa sia stato operato presso il Gemellli di Roma nel corso di luglio - ha premesso di essere ancora vivo. Sappiamo quante e quali voci siano circolate tra gli ambienti ecclesiastici e non sulle imminenti dimissioni, che poi non si sono verificate e che noi de IlGiornale.it siamo stati i primi a smentire, per via di una presunta malattia del vescovo di Roma.

Ecco che Bergoglio, tornando sull'argomento, afferma quanto segue ai gesuiti di Bratislava: "Ancora vivo. Nonostante alcuni mi volessero morto. So che ci sono stati persino incontri tra prelati, i quali pensavano che il Papa fosse più grave di quel che veniva detto. Preparavano il conclave. Pazienza! Grazie a Dio, sto bene". Vale la pena specificare come Francesco abbia scacciato qualunque retroscena, spiegando come non gli sia mai "passato in testa" di dimettersi già qualche settimana fa. Ma questo racconto pontificio porta con sé - dicevamo - qualcosa di inatteso e non convenzionale.

Si tratta, senza mezzi termini, di far emergere la sussistenza di un tentativo di anticipare i tempi. Si direbbe un complotto o di sicuro una trama tesa ad individuare un cardinale in grado di prendere il posto di Francesco in breve tempo. Questo, senza mezzi termini, è il succo di quanto svelato da Bergoglio. Possibile che sia già accaduto nel recente passato. La novità risiede nella scelta di far emergere il tutto.

Forse, con questa mossa, Francesco ha voluto dimostrare ancora una volta di avere il polso della situazione e di non avere alcuna intenzione di procedere, come a quanto pare alcuni vorrebbero, con passi indietro o di lato.

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