Cronache

Allarme salmonella: lotto di salsicce richiamato dal ministero della Salute

Il dicastero invita gli acquirenti a non consumare il prodotto e a riportarlo nei punti vendita

Allarme salmonella: il lotto di salsicce richiamate dal ministero della Salute

Il ministero della Salute ha diramato un nuovo allarme di rischio alimentare (Richiamo 1893), relativo in questo caso a uno specifico lotto di salsiccia stagionata del marchio Bartoloni Salumi, per il quale è stato disposto l'immediato ritiro dagli scaffali dei supermercati. L'alert riporta la segnalazione del pericolo di non conformità microbiologica per la presenza di salmonella Spp.

Il lotto ritirato

Il prodotto alimentare incriminato è, per l'appunto, salsiccia stagionata distribuita in confezioni del peso di circa 2 chilogrammi, commercializzate all'origine sottovuoto e successivamente vendute anche sfuse nei punti vendita. Si tratta, come accennato di un insaccato prodotto da Bartoloni Carni di Bartoloni Elisabetta & C. snc, nello stabilimento di Fogliano, frazione di Spoleto, in provincia di Perugia (con marchio di identificazione IT 9-3190/L CE). Il lotto di produzione nel quale sarebbe stata rilevata la non conformità biologica per salmonella è quello individuato dalla data del 13/09/2022, con di scadenza o termine minimo di conservazione fissato al 23/05/2023."I clienti che avessero acquistato tale prodotto", si legge nell'avviso diramato dal ministero della Salute, "sono pregati di non consumarlo e di restituirlo al punto vendita".

Salame Bartoloni salmonella

Cosa si rischia

La Salmonella Spp è un enterobatterio, vale a dire un parassita del tubo digerente, in grado di causare epidemie locali in un numero ristretto di persone. I sintomi della salmonellosi, la patologia provocata dal batterio, variano dai semplici disturbi del tratto gastrointestinale (tra cui febbre, dolore addominale, nausea, vomito e diarrea) fino a forme cliniche più gravi come batteriemie o infezioni focali a carico di ossa e meningi, rilevabili in particolar modo nei soggetti più fragili, quali anziani, bambini o pazienti affetti da deficit del sistema immunitario.

In genere la malattia, che può comparire in un arco cronologico compreso tra le 6 e le 72 ore dall'ingestione di alimenti contaminati, non richiede il ricovero in ospedale, a meno che non si vengano a manifestare i suoi sintomi più gravi.

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