nostro inviato a Lisbona
Di questi tempi la tecnologia fa un po' fatica a sorprendere. La corsa all'innovazione degli ultimi anni ha alzato l'asticella delle aspettative e in ogni campo dell'hitech, dunque, diventa complicato strappare un «ooh». Di conseguenza le fiere diventano - spesso ma non sempre - la celebrazione del superfluo, ed è successo anche ad inizio di gennaio a Las Vegas, durante il Ces, sentire commenti del tipo «bello, ma in fondo che mi serve?». Prendete le tv, per esempio: negli ultimi anni si sono susseguite novità a pioggia ed ognuna di queste doveva essere risolutiva. Invece il 3D è rimasto un «di più» che non convince le persone a cambiare la televisione di casa solo per quello, ed anche il Full Hd - ovvero il 4K - pur essendo davvero uno sviluppo notevole della tecnologia, ancora soffre la mancanza di trasmissioni al suo livello, soprattutto in Italia. Bisogna, insomma, resettare le aspettative, se davvero non si vuol credere che possano avere un futuro nelle nostre case schermi 8K (si, cì sono già anche quelli) che per evidenti motivi di condensazione dell'immagine non possono scendere sotto gli 80 pollici. E dunque devono stare in un salotto tipo lounge di un aeroporto.
Però poi a Lisbona, dove Lg ha fatto sfoggio delle sue novità per il mercato europeo, ecco che finalmente scocca la scintilla. E, clamorosamente, non tanto per i suoi colori ma per il suo nero. Perfetto. «Ci si deve concentrare sulle cose che contano - dice Paolo Sandri, neo Consumer Electronics Director di Lg per il mercato italiano -, ovvero che una televisione abbia immagini perfette e un sistema smart collegato al web che sia semplice all'uso. Devo dire che davanti questo schermo, e lo dico da consumatore, ho sentito un fremito come non mi capitava da tempo». In effetti. Perché la gamma di LG mette in campo i nuovi Oled, tecnologia finora in vetrina con modelli quasi sperimentali, ed ora in versione 4K da 55, 65 e 77 pollici. E si tratta di una vera rivoluzione, a cominciare appunto dal nero - profondo e perfetto - che serve appunto a dare risalto alla definizione dei colori, anche se non in Full Hd. L'azienda coreana ha investito molto su questa tecnologia, che per i non praticanti dell'hitech si spiega così: mentre i normali schermi led e full led hanno dei punti luce retroilluminati da un pannello, nel caso dell'Oled emettono luce propria. Risultato: una perfezione incredibile che viene ancor più definita nella versione appunto 4K, ovvero laddove questi puntini diventano circa 4 milioni in un solo schermo. E soprattutto dalla tecnologia proprietaria dell'azienda coreana che aggiungendo un sub-pixel bianco ai tradizionali rosso, verde e blu, propone uno spettro arricchito di colori estremamente realistici.
Provare per credere, insomma, perché se i primi modelli arriveranno sul mercato con un prezzo intorno ai 4.000 euro (di solito 3.999), la previsione è che il costo si abbatta rapidamente nei prossimi 18 mesi. E le curve dello schermo? In questo caso sono state studiate per non essere troppo invasive e permettere una visione ideale all'occhio umano. Restano comunque anche i pannelli flat da appendere al muro, così come - per non deludere nessuno - Lg comunque lancia anche nella nuova serie ColorPrime una nuova serie di 4K Ultra Hd con tecnologia avanzate sia dal punto di vista del video che di quello dell'audio.
Il tutto con il contorno (perché di sole tv non si vive) di nuovi speaker da disseminare per la casa per ascoltare musica ad altissima fedeltà, di frigo con una porta nella porta per non disperdere energia e di elettrodomestici da film di fantascienza, come l'aspirapolvere a batteria ricaricabile che ti segue come un cagnolino per aspirare fino all'ultima briciola senza faticare. In gergo, per attrezzi del genere, si parla di bianco. Che, paragonato al nero degli Oled Tv, fa più o meno la stessa - incredibile - qualità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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