Cronache

Lazio-Roma, tafferugli fuori dallo stadio: accoltellati 2 tifosi giallorossi

Lancio di pietre, tensioni e scontri prima e dopo il derby romano. Due supporter romanisti sono stati colpiti all'addome: non sono in pericolo di vita

Lazio-Roma, tafferugli fuori dallo stadio: accoltellati 2 tifosi giallorossi

Scontri e tafferugli a Roma prima e dopo il derby tra Lazio e Roma. Già prima che lo stadio si riempisse due tifosi sono stati accoltellati mentre andavano dallo stadio Olimpico di Roma.

I due - tifosi giallorossi di 38 e 31 anni - sono stati feriti all'addome sul lungotevere Thaon di Revel durante una rissa con tifosi biancocelesti. Sono stati portati in codice rosso al policlinico Gemelli: sono gravi, ma non in pericolo di vita. Uno di loro sarà dimesso in serata Poco prima di questo episodio c’era stato un lancio di pietre e fumogeni sempre sul lungotevere tra le diverse tifoserie che stavano raggiungendo lo stadio per il derby che è iniziato alle 18. Fuori dall'Olimpico i poliziotti hanno sequestrato diversi oggetti nascosti tra le siepi tra cui un casco da motociclista, una catena, un estintore, un coltello da cucina, due roncole, un cric e un trolley con all’interno numerosi barattoli di alluminio.

La tensione è rimasta alta dopo la partita, vinta per 1-2 dalla Roma. Usciti dallo stadio i tifosi della Lazio hanno cominciato a lanciare petardi e bottiglie verso i blindati della polizia e gli agenti in tenuta antisommossa. Gli agenti hanno risposto lanciando lacrimogeni e spingendo i tifosi verso ponte Milvio e poi su vial Tor di Quinto. Lì un gruppo di tifosi biancocelesti è riuscito a raggiungere Corso Francia dove è stato "braccato" dagli agenti. Nel frattempo un gruppo di tifosi giallorossi ha tentato una breve carica verso le forze dell’Ordine che li hanno respinti all’altezza del Ponte Duca d’Aosta.

Dopo alcuni minuti di tensione sembra essere tornata la normalità nelle zone adicaenti allo stadio dve fino a pochiminuti fa si sono susseguiti scontri tra tifosi biancocelesti e Forze dell’Ordine che comunque continuano a presidiare la zona con numerosi cordoni di blindati.

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