L'ultimo saltavaggio è avvenuto all'alba di oggi. Open Arms ha recuperato 102 migranti al largo della Libia. Nella tarda serata di ieri ne aveva portati in salvo altri 56 e così ora, a bordo della nave dell'Ong ci sono 158 profughi.
Ma la Open Arms non è l'unica nave in zona ad aver soccorso i migranti in arrivo dalla Libia in guerra, che nell'ultimo fine settimana hanno moltiplicato le loro partenze. Ben 8 sono stati i soccorsi negli ultimi giorni, 6 portati a termine da navi umanitarie e due da Malta. Così ora in mare ci sono 638 persone, distribuite su 3 navi, che aspettano di ricevere il via libera per sbarcare in un porto sicuro. La situazione più difficile rimane quella a bordo della Ocean Viking, l'unità di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere, che ospita a bordo 403 migranti.
Per loro, però, è già arrivata la comunicazione che "sbarcheranno a Taranto": "Costretti a rischiare la vita nel Mediterraneo per fuggire - scrive su Twitter Medici senza frontiere- 216 uomini, 38 donne e 149 bambini raggiungeranno presto un porto sicuro".BREAKING In un annuncio in 6 lingue, i 403 sopravvissuti a bordo di #OceanViking hanno appena saputo che sbarcheranno a #Taranto.
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) 28 gennaio 2020
Costretti a rischiare la vita nel #Mediterraneo per fuggire, 216 uomini, 38 donne e 149 bambini raggiungeranno presto un porto sicuro. @MSF_Sea pic.twitter.com/gN2j3LSg6U
Altri 77 migranti sono fermi da giorni sulla Alan Kurdi e ora altri 158 viaggiano a bordo di Open Arms, dopo due salvataggi successivi portati a termine dall'Ong.
#ULTIMAORA
— Open Arms IT (@openarms_it) 28 gennaio 2020
Terminato all'alba secondo soccorso di una barca in pericolo con 102 persone in acque internazionali.
A bordo #OpenArms 158 naufraghi, salvati da una morte probabile.
Siamo l'unica nave umanitaria in zona mentre in 500 aspettano un porto sicuro.
#SalvaOpenArms pic.twitter.com/3hA101Fn6u
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