Ristrutturata nel 2012 con "un'opera sontuosa", ma non abbastanza. Tanto che a breve la scuola Capranica di Amatrice avrebbe dovuto subire a breve di altri "lavori urgenti" al tetto.
Avrebbero forse migliorato la stabilità dell'edificio frequentato da bambini e adolescenti dalla materna al liceo? Impossibile dirlo per ora. A far luce sul perché quella scuola si sia sbriciolata sotto i colpi del sisma che ha colpito il Centro Italia nei giorni scorsi sarà la magistratura di Rieti che indaga per disastro colposo.
Ma quello che fa specie oggi è un altro retroscena. Pare infatti che a vincere l'appalto a dicembre 2015 sia stata infatti una ditta finita in un'indagine sulla ricostruzione post terremoto a L'Aquila. Il cantiere sarebbe stato aperto a breve, ma - pare - in pochi ne erano a conoscenza se, come racconta Repubblica, persino la preside era stata informata dei lavori solo pochi giorni prima del sisma.
Intanto emergono dei nuovi dettagli inquietanti sugli altri lavori, quelli completati quattro anni fa e costati ben 700mila euro. "Ho fatto dei sopralluoghi e non ho visto alcun tipo di adeguamento antisismico", dice oggi Antono Moretti, geologo, "Avrebbero dovuto mettere le ancore di ferro ai pilastri e le reti elettrosaldate sulle mura, ma non ne vedo traccia tra le macerie".
Anzi, come hanno mostrato alcune immagini del Tg1, nei muri della scuola è stato trovato intere lastre di polistirolo e retine appoggiate dietro l'intonaco nelle strutture portanti. Perché? Ce lo diranno - si spera - i giudici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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